Il Direttore del Master in Intelligence Mario Caligiuri domenica 21 gennaio 2018 alle ore 7.30 verrà intervistato su Radio Uno della Rai nella trasmissione “Voci dal mondo” condotta da Alba Arcuri. Caligiuri parlerà del suo libro scritto insieme ad Andrea Sberze “Il pericolo viene dal mare. Intelligence e portualità” edito da Rubbettino con la prefazione di Lucio Caracciolo. L’intervista verrà curata da Giuseppe Carrisi.
Stamattina il Direttore del Master in Intelligence Mario Caligiuri è stato intervistato da Radio Tre Mondo sul libro “Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci” scritto da Caligiuri e da Giorgio Galli per la Rubbettino Editore con tutte le appendici del libro che sono state curate dalla dott.ssa Roberta Calderazzo. Per chi volesse ascoltare l’intervista può cliccare il link dove nella parte dopo la metà dell’intervista, vi è l’ intervento del prof Caligiuri dove afferma che < il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili. Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo. Sessantacinque persone – continua Caligiuri- sono un pugno di individui rispetto agli oltre sette miliardi che abitano il pianeta. Eppure sono questi che praticamente tengono in pugno le sorti del mondo. Non sono però i politici cui spesso vengono dirette le proteste degli “indignados” dei vari Paesi, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. È questa la tesi di questo interessante libro del politologo Giorgio Galli e dello studioso di intelligence Mario Caligiuri “Come si comanda il mondo. Teorie volti e intrecci” che Rubbettino lancia in questi giorni in libreria.>
Un libro acuto e documentato che non cede a facili visione qualunquiste o teorie del complotto ma che attraverso un’attenta analisi riesce a ricostruire nomi e facce, talvolta sconosciuti al grande pubblico, che giocano un ruolo determinante nello scacchiere internazionale. Quello che emerge è un intreccio molto forte tra politica, finanza e luoghi di formazione. Un intreccio che spinge a un supplemento di attenzione e che mette a rischio il libero gioco democratico.