Assumere mille poliziotti per disarticolare i sistemi criminali e rinforzare in modo adeguato il controllo del territorio. A chiederlo è Domenico Pianese, segretario generale del Coisp, sindacato indipendente di polizia, dopo gli incidenti verificatisi a Napoli in occasione dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abate. <Napoli assediata dalle baby gang? Napoli è assediata – sostiene Pianese – da una subcultura dell’illegalità e dell’inciviltà che governa le vite di pochi e stritola quelle di molti. Una situazione talmente stratificata da richiedere sforzi straordinari, perché con gli strumenti ordinari non si riesce più a fronteggiare la diffusa criminalità che inquina una delle più belle città italiane, popolata da una maggioranza di persone perbene desiderose di essere liberate dalla soffocante e schiacciante prevaricazione di chi vive letteralmente al di fuori di ogni regola legale e civile, che frena ogni decisivo sviluppo economico e sociale. Lo Stato – prosegue – deve fare un investimento strategico su Napoli sul piano della sicurezza in termini di uomini e di mezzi, e soprattutto anche nel sociale>.
La ricorrenza di Sant’Antonio Abate si è trasformata nell’ennesima occasione di scontri e aggressioni contro le Forze dell’Ordine intervenute per via dei numerosi fuochi accesi per le strade cittadine secondo una vecchia tradizione. Polizia e Carabinieri, sono stati bersaglio di lancio di sassi oltre che da parte di numerosi gi9ovani anche da parte di residenti che dai balconi hanno lanciato oggetti di vario genere. A riportare la peggio sono stati una poliziotta ed un carabiniere entrambi curati al pronto soccorso. Gli operatori hanno sequestrato ingenti quantitativi di legname e altro materiale.
<I fatti accaduti nella notte – insiste Pianese – sono di una gravità assoluta e denotano un profondo spregio di ogni regola, al di là di ogni insostenibile richiamo a presunte tradizioni religiose. A Napoli, stanotte, sono stati commessi dei reati, e non di poco conto, che vanno a sommarsi agli episodi di violenza che quotidianamente riempiono le cronache e giungono, oltre tutto, proprio all’indomani della visita del Ministro Minniti in città, dove si è recato per discutere dell’emergenza criminalità. Sono – rimarca – la risposta che si fa beffa delle dichiarazioni di impegno di uno Stato che deve fare di più, di fronte a un problema che non si può circoscrivere al fenomeno baby-gang, solo adesso esploso sul piano mediatico, espressione di una questione di cultura dell’illegalità e del mancato rispetto persino di ogni civile convenzione>.
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