Nicotera si apre la campagna elettorale per le politiche del 2018.

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Con la definizione delle liste elettorali, si apre di fatto la fase finale della campagna elettorale e quindi gruppi e partiti affilano le armi per quella che è del resto l’elezione più importante, visto che determinerà lo scenario politico nazionale.

La prima sfida è però quella di portare i nicoteresi alle urne. Nella scorsa tornata elettorale infatti si recarono ai seggi solo il 58.5% degli aventi diritto. Un calo pauroso rispetto al 77.7% che si era registrato nel 2008.

A vincere, la volta scorsa – a livello cittadino – fu la coalizione di centrodestra forte allora di sette liste (oggi ne ha 4) con il 36.7% dei voti e 1067 suffragi. Questa volta a spingere gli amici del centrodestra, è la presenza in campo nel listino proporzionale del coordinatore provinciale di Forza Italia, il giovane medico Giuseppe Mangialavori (capolistaal Senato) a cui non mancano i sostenitori in loco. Da verificare come saranno poi i rapporti di forza interni alla coalizione, visto che la volta scorsa si presentava unita sotto la sigla del Popolo delle libertà, con delle lsite satellite, mentre oggi ci sarà da fare i conti sia con la rinnovata ma ben più strutturata presenza di Fratelli d’Italia che della lista di Salvini.

Ma si prepara alla dura battaglia anche il centrosinistra, a cominciare dal Partito Democratico che punta alla riconferma nel colleggio uninominale Vibo-Soverato del deputato uscente Brunello Censore – contro di lui la catanzarese Wanda ferro, volto noto del centrodestra – e a piazzare alla Camera anche il vibonese, di Pizzo calabro, e attuale vicepresidente della giunta regionale, Antonio Viscomi  che è capolista nel proporzionale.  La coalizione di centrosinistra si era aggiudicata nel suo complesso 842 voti pari al 29.8% del totale. Questa volta, tre sono le liste che appoggiano il PD: quella dei radicali di Emma Bonino, la lista “Insieme” che racchiude verdi, area civica e socialisti e la lista Civica Popolare che fa capo ai centristi del ministro della salute Lorenzin. Da sottolineare, proprio nella lista “Insieme” la presenza nel listino proporzionale, del nicoterese Giovanni Maria Lebrino, in posizione non utile per l’elezione certo ma che sicuramente mira ad un buon risulato personale.

A fare da terzo incomodo, il Movimento 5 stelle che già cinque anni fa, ottenne alla sua prima uscita sulla scena politica cittadina un lusinghiero 16.5% pari a 465 voti. I grillini puntano alla riconferma della deputata uscente, la tropeana Dalila Nesci.

Interessante sarà poi capire dove andrà a finire il pacchetto dei voti che la volta scorsa andò alla coalzione centrista di Mario Monti (309 voti pari al 10.9% dei voti) e quanti voti raccoglierà la cosidetta Sinistra radicale che l’altra volta era in coalizione con i democratici (4.1% dei consensi e 117 voti) e oggi si presenta da sola, guidata dal presidente del senato Pietro Grasso.

Questo il riepilogo del risultato di cinque anni fa.

Partito Democratico (Pd) 622 22,0
Sinistra ecologia e libertà (Sel) 117 4,1
Centro Democratico 103 3,6
TOTALE COALIZIONE CENTROSINISTRA 842 29,8
Il Popolo della libertà (Pdl) 633 22,4
Grande Sud – Mpa 277 9,8
Intesa Popolare 86 3,0
Fratelli d’Italia 19 0,7
La Destra 14 0,5
Lega Nord 5 0,2
Mir – Moderati in Rivoluzione 3 0,1
TOTALE COALIZIONE CENTRODESTRA 1.037 36,7
Scelta Civica con Monti per l’Italia 199 7,1
Unione di centro (Udc) 100 3,5
Futuro e libertà (Fli) 10 0,3
TOTALE COALIZIONE CENTRISTA 309 10,9
MoVimento 5 Stelle – beppegrillo.it 465 16,5
TOTALE MOVIMENTO CINQUE STELLE 465 16,5
ALTRI 169 6.1

 

 

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