Con una una manifestazione dal titolo “Lorica riparte”, sono stati inaugurati questa mattina i nuovi impianti di risalita della bella località silana affacciata sul Lago Arvo.
Tra i presenti – oltre naturalmente al Presidente della Regione Oliverio – l’assessore alle Infrastrutture Musmanno, i consiglieri regionali D’Acri, Giudiceandrea, Sergio, il dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture Zinno, il sindaco di San Giovanni in Fiore Belcastro, i progettisti dell’opera, i rappresentanti di Ferrovie della Calabria e dell’Arsac, realtà, la prima, che gestirà gli impianti con la collaborazione della seconda.
Testimonial d’eccezione della manifestazione, la medaglia d’oro olimpica nel SuperG, a Salt Lake City, Daniela Ceccarelli che con i maestri di Sci del Collegio regionale Calabria ha effettuato la prima discesa sulla pista della Valle dell’Inferno.
A riportare l’avvenimento – con una dettagliata nota – è l’Ufficio stampa della Regione Calabria che riporta la seguente dichiarazione dello stesso Oliverio: “Qui ci sono potenzialità enormi, c’è una straordinaria e meravigliosa bellezza naturalistica che non è ripetibile in nessun’altra montagna d’Europa, perché siamo proiettati sul Mediterraneo. Lorica, è uno dei punti di forza di un progetto del turismo montano calabrese che noi stiamo puntando a rilanciare” aggiungendo che “un mese dopo, a gennaio 2017, l’impresa aggiudicataria dei lavori è stata oggetto di una interdittiva antimafia da parte della magistratura, e subito dopo due mesi l’impresa stessa è stata oggetto di un procedimento fallimentare” e quindi “questi impianti correvano concretamente il rischio di essere trasformati in un’incompiuta, in una cattedrale nel deserto”
“Abbiamo lavorato senza risparmio di energie perché ciò non avvenisse – ha continuato il governatore – e perché gli impianti fossero dati alle comunità e al suo bellissimo comprensorio. Per questo devo ringraziare la magistratura che non ha fatto prevalere burocratismi e formalismi sulla necessità di portare a buon fine questo investimento, un investimento di 20 milioni di euro” precisando altresì come “nel corso degli ultimi due anni, si è registrata una inversione di trend delle presenze turistiche” e che quindi “la montagna calabrese, la Sila, in un sistema con il Pollino e l’Aspromonte deve essere capace di diventare meta attrattiva di una domanda turistica che si spalma oltre che nel periodo estivo anche in quello invernale” puntualizzando infine che “questi impianti non sono solo da utilizzare nel periodo di innevamento, ma 360 giorni all’anno” e rivolgendosi “agli operatori, ai giovani perchè la Regione non aspetta altro che qualcuno che si faccia avanti per intraprendere, investire nella ristorazione, nella ricettività alberghiera, nelle attività di servizio, in quelle sportive, nel trekking e in tutto ciò che è possibile tirare fuori da questo territorio”.