Pino Macino, da Pupari & Pupi
La Giustizia di Palermo si è pronunciata ed ha deciso il carcere – e qualche assoluzione – per pezzi dello Stato e un pò di mafiosoni. Ognuno dirà la sua. Come sempre. Poi tutto a tacere fino alla sentenza di appello che – more solito – qualcosa cambierà. E si finirà in Cassazione che magari casserà con rinvio ad altri giudici. Anni di attese…istruttorie estenuanti…carriere distrutte…posizioni compromesse….pianti…soddisfazioni per avere trovato finalmente un Giudice a Palermo. No…queste sentenze non mi convincono. Processi assurdamente lunghi….manipolazioni evidenti…interessi espliciti…sociologie sovrapposte al diritto….incertezze e sgomenti. No. Non mi sembra una giustizia giusta. Una Giustizia che si presti a troppe interpretazioni…che arzigogoli troppo…che veda scontri continui con la Procura…che è messa lì dalla Costituzione non per affossare qualcuno ma solo per rappresentare la potestà dello Stato a tutela della sovranità della Legge e della sua affermazione in sede penale e quindi anche a tutela dei cittadini incolpati…ebbene questa Giustizia…per come condizionata ed intimidita… non garantisce più nessuno. Ed è un peccato…perchè tutti dobbiamo poter confidare su una Giustizia Giusta e non essere costretti – causa per causa – a cercare informazioni, sapere quali siano le amicizie, le tendenze, i bisogni, i precedenti dei componenti delle Corti. Avvertiamo oramai tutti il bisogno di pretendere che la Legge sia uguale per tutti. Perchè oramai non siamo più sicuri di poterci contare.
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