Si è tenuta stamattina nella sala convegni del Museo Archelogico di Sibari – alla presenza del presidente della Regione Mario Oliverio, l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani ed il presidente di Sirjo scpa, contraente generale che realizzerà i lavori, Pietro Mario Gianvecchio, mentre a coordinare l’incontro il responsabile delle relazioni esterne di Anas Mario Avagliano – la presentazione dell’avvio delle attività del III Macrolotto Sibari-Roseto Capo Spulico della 106 ionica, opera che permetterà un collegamento veloce e sicuro con il Corridoio Adriatico.
Lo si apprende da una nota dell’ufficio stampa della Regione Calabria nella quale si spiega che “il progetto conta un investimento complessivo di circa 1 miliardo e 330 milioni di euro, prevedendo la realizzazione di due lotti: il primo, da Sibari allo svincolo di Trebisacce; il secondo da Trebisacce a Roseto Capo Spulico”.
“E’ una giornata particolarmente importante. Non facciamo annunci, parte il cantiere di una grande d’opera- ha detto il presidente Oliverio-. È stato un lavoro complesso aver portato a termine le procedure per l’inizio di questa infrastruttura, progettata sin dal 2007, la cui gara d’appalto è stata fatta nel 2011, che si era incagliata nella burocrazia e nelle procedure. Abbiamo lavorato perché si portasse a buon fine un investimento significativo per la nostra regione che consente non solo di ammodernare l’infrastruttura di area della nostra regione, ma di collegare la Calabria con il corridoio Adriatico e di realizzare l’ammodernamento di un pezzo fondamentale della 106 ionica. Ci siamo impegnati- ha proseguito- perché si realizzasse una soluzione, la più equilibrata possibile, che tenesse insieme gli aspetti ambientali, che sono fondamentali, poiché ci troviamo in una zona, impervia ma bellissima, di alto pregio, con la sostenibilità ed i costi. È stato un lavoro abbastanza complesso; ringrazio il ministro Del Rio che ha dato un grande contributo; ringrazio Anas e il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici che abbiamo tallonato e incalzato. Un grazie va anche ai sindaci per il ruolo attivo e fondamentale svolto”.
“L’opera – ha sottolineato il presidente – ha un contraente generale di grande esperienza; l’infrastruttura, tassello fondamentale del corridoio ionico sul quale prestiamo grande attenzione, dovrà avere ricadute sul territorio, per il sistema delle imprese per l’occupazione”. ” Partono i lavori preliminari della verifica di ordigni bellici, dell’eventuale sminamento e degli espropri sono già in atto e quindi diciamo di aver portato quest’opera a buon fine. Tutto- ha rimarcato con forza il presidente Oliverio- dovrà essere fatto rispettando il principio della legalità. Riteniamo sia necessario alzare l’asticella dell’attenzione, della trasparenza. Non è un caso che noi abbiamo proposto un protocollo di legalità, con la Prefettura, la Regione, l’Anas ed il contraente generale, perché noi abbiamo bisogno che le opere vadano avanti con la massima trasparenza possibile e che ci siano ricadute dal punto di vista occupazionale, che ci saranno e saranno importanti, e anche per il sistema delle imprese. Imprese pulite, che in Calabria ci sono, di qualità e competenti”.
” Tra le opere compensative- ha messo in evidenza infine Oliverio – abbiamo posto un importante intervento per il sito archeologico di Sibari: 14 milioni di euro, che dovranno essere utilizzati rapidamente ai fini della valorizzazione di una eccellenza”.
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