La sanità, nella provincia di Vibo Valentia non funziona a dovere e spesso va in affanno.
Nel tentativo di meglio capire quali possono essere le iniziative per tentare di rivisitare le criticità e puntare verso un nuovo modo di fare sanità si affida ad una serena e concreta riflessione proprio per pensare ad una rivalutazione dei livelli dei servizi essenziali.
L’iniziativa che invita ad accertare se esistono oggi i presupposti per la ricerca di una rivalutazione del sistema utile a meglio interpretare i bisogni del territorio è promossa da una struttura organizzativa di considerevole competenza sanitaria e avanzato impegno socio sanitario, la Casa Protetta Villa delle Rose di Monterosso Calabro.
Il suo ufficio comunicazione, diretto da Antonio Capomolla, ha, infatti, promosso ed organizzato un evento scientifico che avrà l’obiettivo di mettere a nudo le criticità che costringono la sanità vibonese ad occupare il ruolo di fanalino di coda della sanità calabrese.
Il motivo scatenante è dettato dal fatto che la domanda di salute, su Vibo Valentia e dintorni, è, infatti, crescente e le tardive e spesso non adeguate risposte delle strutture addette mantengono, per vari e discutibili motivi, la tendenza degli ultimi decenni che indica la spesa di gestione ancorata al fenomeno dell’emigrazione dell’ammalato, sostanzialmente in aumento, provocando, inevitabilmente, una conseguente accelerazione del deficit della stessa spesa regionale ed una inadeguata erogazione dei servizi quasi sempre distante dalle reali necessità che vengono fuori tutti i giorni dall’emergenza sanitaria.
Nell’attesa che qualcosa cambi e che faciliti il ripristino atto a rivisitare il sistema attorno al quale far ruotare un rinnovato programma operativo di riorganizzazione, riqualificazione o potenziamento del servizio regionale, la Casa Protetta Villa delle Rose di Monterosso Calabro, come detto, ha deciso di assumere un ruolo atto ad interpretare, nel migliore dei modi, quello che è oggi il panorama dei bisogni certificati della sanità vibonese, lanciando un vero e proprio appello alla collaborazione per superare il più che precario stato di salute della sanità vibonese.
Va in questa direzione l’idea di organizzare per sabato 26 maggio, con inizio alle ore 9, presso la Sala Conferenze “Antonino Murmura“ della Camera di Commercio, di Vibo Valentia, un convegno che è anche un Corso Ecm Accreditato, moderato da Domenico Consoli, primario emerito della Neurologia del Presidio Ospedaliero “G. Jazzolino”, patrocinato dall’ Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia e dall’Ordine dei Medici, dove si parlerà proprio della nuova geografia dei Servizi Socio-Sanitari, riferita al territorio Vibonese.
Appuntamento che rientra nel quadro di una cinque giorni di studio e formazione, in programma dal 26 maggio al 13 ottobre, e che riguarda i “Processi preventivi e socio-sanitari nella Sanità 4.0”.
Obiettivo della prima giornata – presentata da Antonio Capomolla, responsabile scientifico dell’evento – è quello di fare il punto in termini di domanda, offerta sanitaria e qualità delle prestazioni dopo il piano di rientro, mediante l’intervento dei diversi attori insistenti nei modelli gestionali della nuova geografia dei servizi.
In tale prospettiva, l’appuntamento scientifico è stato articolato per dare una valutazione globale dei servizi insistenti sul processo sanitario.
Il tutto tenuto conto che lo stesso piano di rientro, sinteticamente, ha operato un riequilibrio economico. Tuttavia l’analisi comparativa dell’andamento della spesa e del mix quali-quantitativo delle prestazioni tra regioni sottoposte e non sottoposte a piano di rientro, ha evidenziato una forte penalizzazione dell’offerta sanitaria con un incremento globale della mobilità passiva.
Il programma dell’evento di sabato prevede, nell’ordine, gli interventi di Vincenzo Natale, responsabile del Pronto Soccorso del nosocomio Vibonese che relazionerà sulla domanda sanitaria acuta, analizzando bisogni, appropriatezza organizzativa e i punti di criticità per la gestione sanitaria in emergenza/urgenza mentre il layout ospedaliero, l’integrazione con le reti e le strategie di miglioramento saranno analizzati e discussi da Michelangelo Miceli, Direttore Sanitario Aziendale dell’Asp.
Il ruolo del medico di famiglia nel nuovo scenario disegnato dal piano di rientro e dai nuovi fabbisogni sarà oggetto dell’analisi di Antonino Maglia, Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Vibo Valentia.
Poi sarà la volta di Maria Abronzino, responsabile dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare del Distretto Sanitario dell’Asp, che interverrà sulla valutazione multidimensionale e multi professionale e sul case management, quali nuovi strumenti introdotti dal Piano di rientro per ridare appropriatezza clinica e gestionale ai processi sanitari, focalizzando l’attenzione sugli effetti dell’utilizzo nel vibonese.
Infine Maria Grazia Brosio, Coordinatrice Aziendale della Casa Protetta Villa delle Rose e Lucrezia La Bella, Assistente Sociale della stessa struttura, analizzeranno le funzioni delle nuove metodiche volte a individuare la quantificazione della condizione di fragilità dell’anziano, per conoscere le sue reali esigenze, i possibili margini di miglioramento e le capacità che l’ospite rischia di perdere. Ciò al fine di focalizzare su queste aree gli sforzi di riattivazione e riabilitazione.
L’evento-corso è rivolto a tutte le professioni sanitarie, socio-sanitarie e di supporto interessate o coinvolte nell’assistenza sanitaria. Durante il percorso formativo sarà discusso – sulla base di prove di evidenza scientifica – come la transizione verso i nuovi assetti organizzativi, trovi un’opportunità nella capacita’ di accompagnare il bilancio economico-finanziario ad una governance attiva su tutti i livelli dei processi di riorganizzazione.
- Tags: sanità, vibo Valentia