“Run Capo Vaticano” ritorna a Brivadi, nel comune di Ricadi, domenica 19 agosto. Nata nel 2012, la manifestazione sportiva si pone obiettivi precisi: dare maggiore visibilità al territorio, contribuire a creare “destinazione”, spirito di gruppo, ma soprattutto sensibilizzare sull’importanza di praticare lo sport qualunque sia la disciplina. Il circuito previsto per questa quinta edizione avrà come punto di partenza e di arrivo una splendida location: Torre Marrana. Per completare i 10 km bisognerà effettuare 5 giri. “Il raduno – precisano gli organizzatori – è previsto alle ore 16:00, con partenza alle ore 17:30. All’interno del percorso verrà allestito un punto ristoro per i partecipanti e la manifestazione sportiva si concluderà con l’intramontabile anguriata finale e dolci.
La Run riunisce ogni anno atleti e amanti della corsa, provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, sotto il cielo di Ricadi. “Lo scopo principale della Run – sottolineano gli organizzatori – è quello di coinvolgere tutti gli atleti e appassionati di questo sport che si trovano in vacanza nel nostro territorio e, allo stesso tempo, far conoscere, oltre al mare e alle nostre splendide spiagge, i fantastici luoghi storici (come Torre Marrana e il Museo delle torri) e tutte le altre bellezze del nostro entroterra.” Una gara, quindi, che esalta l’importanza dello sport e le bellezze del comune ricadese, attraverso un modo diverso, coinvolgente e partecipato.
Run Capo Vaticano è organizzata dal comitato promotore e dal comune di Ricadi, in collaborazione con la Pubblicom e, novità 2018, i ragazzi dell’Associazione Punto e a Capo. Non mancano altri supporters come: Croce Azzurra Tropea e Ricadi (servizio ambulanza e auto medica); Team Zio Bud e Protezione civile per logistica e monitoraggio del percorso durante la gara. Ricordiamo il patrocinio della Regione Calabria, Camera di commercio di Vibo Valentia, Federalberghi V.V. e CNA V.V.
“Run Capo Vaticano – concludono gli organizzatori – è un momento di condivisione, una festa dello sport e del territorio. Il messaggio che si vuole lasciare è proprio quello della “riscoperta” del territorio e di quei luoghi che non sempre possono essere facilmente raggiunti dai villeggianti, che scelgono il nostro promontorio quale destinazione turistica per trascorrere le loro vacanze.”