Con il Convegno “Insieme si parla di cuore” ha avuto inizio a Cosenza la campagna di informazione sulla salute e medicina di genere ed in particolare sui rischi legati alle malattie cardiovascolari nel sesso femminile. Il progetto, con il patrocinio del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere è stato messo in campo in tutt’Italia dal Soroptimist International Club, con l’obiettivo di migliorare la salute delle donne, e si concluderà in aprile con una manifestazione dedicata, “Si cammina per il cuore” che si terrà contemporaneamente in diverse città con la partecipazione degli Enti locali, delle Associazioni, delle scuole e delle comunità. Presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Medici, organizzato dal Soroptimist Club di Cosenza e dall’AMMI (Associazione Mogli Medici Italiani), il Convegno ha declinato l’argomento da vari punti di vista, con l’intervento di specialisti davanti ad un pubblico attento e numeroso. Rosita Paradiso, presidente del Soroptimist Club di Cosenza, ha illustrato obiettivi e finalità del progetto, mentre Carmela Mirabelli, presidente AMMI – sezione di Cosenza, ha posto l’accento sulla medicina di genere, oggetto di un concorso nazionale Ammi che ha ricevuto come prestigioso riconoscimento le medaglie dei Presidenti di Camera e Senato della Repubblica.
Sono intervenuti i cardiologi Francesco De Rosa e Maria Teresa Manes, che hanno illustrato con molta chiarezza e con dati statistici le patologie cardiovascolari cui possono andare incontro le donne, le differenze uomo/donna nella diagnosi, i fattori di rischio specifici. Le malattie cardiache costituiscono la prima causa di morte o disabilità anche per le donne superando altre patologie e in particolare i tumori. Ma è altrettanto vero che nella manifestazione di queste patologie uomini e donne non sono uguali. Sono state evidenziate differenze significative tra uomo e donna per la diagnosi ma ancora non è chiaro se siano imputabili a ragioni anatomiche o a comportamenti discriminanti la popolazione femminile, relativamente alla loro partecipazione nei grandi studi condotti sulle malattie cardiache. Spesso un’errata percezione del rischio clinico e una sintomatologia meno importante espongono le donne a rischi non meno pericolosi rispetto a quelli che riguardano gli uomini.Statisticamente le donne, pur sviluppando la malattia coronarica con circa dieci anni di ritardo rispetto agli uomini, dopo la menopausa si ammalano in maniera più grave. La dottoressa Manes ha messo in evidenza le condizioni che possono determinare l’infarto miocardico nelle donne mentre il dottore De Rosa ha parlato dell’importanza delle aritmie e del monitoraggio dei pazienti anche con il pieno utilizzo della telecardiologia.
Angela Bellisario, nutrizionista, ha parlato di comportamenti e stili di vita da mettere in atto per prevenire le patologie cardiovascolari prestando attenzione ai danni da fumo, ai valori glicemici e di colesterolo e adottando un’alimentazione sana e completa. Della dimensione psicologica della patologia ha parlato Giuseppina Corno che ha affrontato uno dei più frequenti fattori di rischio per le donne ovvero lo stress, l’ansia e la depressione. C’è un profondo legame tra la mente e la salute del cuore, un esempio la sindrome del “cuore infranto” che si sviluppa dopo un forte stress, un dolore lacerante, un lutto, un grande spavento… emozioni che le donne conoscono bene. A questo aspetto, il cui nome scientifico è sindrome di “tako tsubo”, hanno fatto cenno tutti i relatori, con un proficuo confronto a più voci. Tina Spizzirri, docente di educazione fisica, ha tra le altre cose, sottolineato quanto sia utile l’attività fisica per la salute del cuore, non c’è bisogno di correre, bastano camminate di 30 minuti tre volte a settimana, una ginnastica dolce, frequentare una palestra anche come luogo di incontro e di relazioni sociali.
A tutti i partecipanti è stato distribuito un depliant informativo con alcuni consigli per un cuore sano e un breve questionario la cui analisi ha evidenziato un alto grado di soddisfazione per l’evento e l’impegno a diffondere il messaggio presso la propria famiglia e i propri amici, che è uno degli obiettivi del progetto.La Presidente Paradiso, chiudendo i lavori ha annunciato con soddisfazione per il prossimo 14 febbraio la donazione all’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, diretta dal dottor Francesco De Rosa, dello “Scaffale del cuore” una serie di volumi per diffondere il piacere della lettura anche tra i pazienti del reparto, in linea con l’impegno soroptimista dell’apertura di nuovi spazi nelle biblioteche. E con la Presidente Mirabelli ha dato appuntamento ai presenti alla “camminata” di aprile, vero “cuore” del progetto Soroptimist.
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