Dieci anni fa il mio ritiro dalla politica attiva. Oggi sono candidata a Sindaco, un impegno serio, nel quale sto mettendo tutta me stessa, consapevole delle vostre aspettative che intendo tradurre in certezza. Avverto il peso della responsabilità. Parliamoci con franchezza. Vibo Valentia vive in gravi difficoltà, ma io non mi rassegno all’idea di una città ultima in classifica. Insieme possiamo e dobbiamo cambiare le cose. Dobbiamo riscoprire l’orgoglio della vibonesità e farne quotidiana bandiera.
“Non dobbiamo avere paura di avere il coraggio”, diceva Papa Giovanni. Ed io non ho paura di guardare la realtà in faccia. Non ho paura di affrontare il cambiamento, non ho paura di fare le cose che devono essere fatte, tutte e per intero. Non ho paura di dire che alla città di Vibo Valentia serve ordine, dentro e fuori, né di dire che la burocrazia deve essere riorganizzata perché la città funziona solo se funziona la sua macchina burocratica.
E avrò il coraggio di fare domani ciò che non ho paura di dire oggi. Non diciamoci l’ovvio, non è necessario. È ovvio, ed è mia priorità programmatica, che decoro urbano, strade praticabili e servizi pubblici essenziali debbano essere garantiti subito e devono essere le prime cose da fare. Vibo Valentia è città capoluogo di provincia e deve indossare ogni giorno il suo vestito migliore, deve essere il faro per le altre Amministrazioni comunali, esempio di città moderna, forte, culturalmente avanzata. Vibo Valentia deve diventare il modello di una città europea, efficiente e moderna, orgogliosa della propria storia e delle proprie tradizioni, ma al passo con l’estrema velocità dei tempi.
Statemi accanto, ce la faremo!