Gandolfini (Family Day): “La drammatica vicenda di Noa è sempre frutto della cultura della morte alimentata da legislazioni che consentono il suicidio assistito.

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Gandolfini (Family Day): “La drammatica vicenda di Noa è sempre frutto della cultura della morte alimentata da legislazioni che consentono il suicidio assistito. Restiamo impegnati contro ogni deriva mortifera”

“La vicenda di Noa, la fragile ragazza olandese che ha scelto il suicidio per il suo drammatico stato di depressione, dimostra che quando si apre una fessura sul principio inviolabile della vita umana questa presto diventa una voragine. In queste ore sta emergendo che la commissione medica le avrebbe rifiutato l’eutanasia ma, anche qualora fosse confermata la notizia, resta il fatto che la ragazza ha annunciato giorni prima sulle sue pagine social la volontà di farla finita e che la famiglia l’ha aiutata a terminare la sua vita lasciandola morire di fame e di sete. Nessuno è intervenuto a fermare questo scempio contro la vita di una fragile adolescente piegata dalle violenze subite nell’infanzia”, così Massimo Gandolfini leader del Family Day.

“Ad ogni modo questa vicenda accende i riflettori sulla legge olandese che consente l’eutanasia anche sui minori, e per i ragazzi sopra i 16 anni anche senza l’autorizzazione dei genitori. Senza dubbio il quadro normativo contribuisce a formare quella cultura mortifera che attanaglia l’Europa. Insomma la pallina sul piano inclinato una volta partita non si ferma più e chi continua a parlare di suicidio assisto solo in casi estremi viene subito smentito da numerosi fatti di cronaca. In molti Paesi presi a modello si è partiti infatti dai malati terminali, passando poi ai disabili, per arrivare infine alle persone depresse”, continua Gandolfini.

“Spacciano come diritti civili e possibilità di autodeterminazione senza limiti quella che in realtà è una cultura dello scarto tesa ad eliminare le persone più fragili, meno performanti e bisognose di aiuto. Per questo motivo continuiamo la nostra battaglia di argine ai tentativi di introdurre in Italia l’eutanasia attiva e il suicidio assistito, come richiesto dalla Consulta al Parlamento. Facciamo appello, infine, al popolo italiano perché faccia sentire la sua netta contrarietà a queste leggi che esaltano la cultura della morte”, conclude Gandolfini.

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