Emozioni, raffinatezza e arte sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzato la presentazione del libro ” Canto l’anima del sogno – poema d’amore” (Ed. Iride–Rubettino), della poetessa oppidese Maria Frisina.
L’evento si è tenuto nell’incantevole location di Palazzo Badari a Gioia Tauro.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Aldo Alessio, l’Assessore alla Cultura Carmen Moliterno ha tracciato il profilo biografico della poetessa oppidese, fortemente impegnata nell’ambito culturale.
Subito dopo si sono susseguiti gli interventi dell’avv. Luigi Mamone e del poeta Rocco Polistena.
Dagli interventi è emerso che la silloge è composta di componimenti evocativi della sfera più intima dell’autrice, connotati da forti emozioni e suggestioni, che la stessa, con stile ermetico e non comune sensibilità, nonché
mediante squisita tecnica letteraria, auspica di trasferire al lettore/uditore, nell’intento di condividerne una visione
raffinatamente simbolica ed attrattiva della bellezza e dell’eros.Le peculiarità della tematica e lo stile intimo con cui la Frisina la declina qualificano l’evento in termini innovativi di “audacia culturale” poiché rappresenta l’idea di una cultura che travalica confini e veti.
Inoltre è una poesia che apre le porte alla speranza e leggendo l’opera possiamo trovare un po’ del nostro vissuto.
A seguire la Frisina, l’avv. Mamone e Raffaela Condello hanno declamato alcune poesie della silloge.
La serata è stata intervallata dalla musica di Francesco Cilea curata
della pianista Beatrice Zoccali.
Un conviviale rinfresco offerto dai Fratelli Circosta ( Conad) e da Giacinto Callipo Conserve, ha concluso l’evento.