Si sta degenerando sui social con commenti incommentabili postati in merito a quanto accaduto nel Consiglio Comunale a Nicotera del 27 febbraio 2020, con conseguente querela ad una ben nota cronista locale, di seguito meglio specificati i fatti, la quale ultimamente si è schierata criticamente contro il Vice Sindaco ed assessore al bilancio Valeria Caronte ed ora contro il Sindaco Marasco, prima molto venerato e decantato, fiera di averlo iscritto, nella calura estiva, all’associazione Kreonte, ma questo avveniva prima della recente capriola, postando appena 6 mesi fa: <Il sindaco che ho sempre desiderato>. (Foto1) Per l’incauto Sindaco kreontino, oltre all’amaro in bocca, rimarrà forse, il ricordo di un “Sogno di una notte di mezza estate”…
All’ordine del giorno del consiglio Comunale, vi erano i punti richiesti dalla minoranza, dopo il chiarimento del Prefetto di Vibo Valentia, Francesco Zito, il quale con una nota ufficiale indicava i corretti termini di legge in merito alla legittima richiesta di convocazione del Consiglio Comunale che il Sindaco, in precedenza, non aveva inteso convocare, interpretando diversamente la norma.
In particolare i punti richiesti riguardavano il progetto Bandiera Blu, il tavolo tecnico per il 118, la costituzione di Commissioni Consiliari e l’azione da intraprendere nei confronti della ditta sulla raccolta dei rifiuti.
Tra la maggioranza del Sindaco Pino Marasco e l’opposizione guidata da Antonio D’Agostino del gruppo MoviVento, è ormai scontro aperto su varie questioni, e questo rientra nella normale prassi della dialettica politica da sempre usata nel gioco delle parti.
I punti all’ordine del giorno, faticosamente avviato il Consiglio, seppur con varie tensioni, sono stati discussi intervenendo la consigliera Maria Adele Buccafusca anch’essa del gruppo MoviVento che non ha risparmiato critiche alla maggioranza capeggiata capeggiata dal Sindaco Marasco, il quale ha risposto alla minoranza punto su punto concentrandosi poi la querelle, sull’intervento di Tonino D’Agostino il quale chiedeva l’impegno dell’amministrazione a coordinare con il ruolo di capofila il Comitato tra sindaci del golfo per la salvaguardia del mare.
Il Sindaco Marasco ha aderito alla proposta offrendo a D’Agostino la sua piena partecipazione ma non l’assunzione del coordinamento a causa dei molteplici impegni amministrativi e di mancanza di forze operative non solo tra i consiglieri di maggioranza ma soprattutto per la carenza di organico in cui versa l’amministrazione comunale, proponendo di lasciare ad altro sindaco la guida del comitato.
Nel mentre all’interno del consiglio comunale si discuteva in tal senso, dalla parte del pubblico <la signora Dell’Acqua Enza interrompeva i lavori urlando nei confronti di tutto il consiglio riferendo che “ non era vero che il sindaco non era in grado di affrontare alcuni problemi di carattere amministrativo per mancanza di forze, in quanto permetteva ai propri consiglieri di abbandonare i lavori per andare a fumare una sigaretta e che gli stessi consiglieri erano inerti e non partecipanti ai lavori”> Questo è quanto riportato nella querela che il Sindaco Marasco è stato costretto a sporgere nei confronti della sig.ra Enza Dell’Acqua, cronista di un quotidiano locale, che presenziava nella sua veste e nulla aveva a che fare con un intervento dell’ordine del giorno in discussione in seno ai consiglieri comunali.
Ma prosegue il Sindaco Marasco nella querela: <Vista questa interruzione, il Presidente La Malfa Antonio Francesco intimava quindi alla Dell’Acqua, per più volte, di fare silenzio in quanto NON era possibile l’intervento da parte di elementi del pubblico. Per più volte il consigliere Leone, capogruppo Comunale, cercava di prendere la parola per replicare all’intervento del Consigliere D’Agostino, ma ciò non era stato possibile per il continuo disturbo recato dalla Dell’Acqua. Atteso ciò, il Presidente intimava di fare silenzio e di uscire dall’aula in quanto non erano previsti gli interventi del pubblico… ma la stessa continuava urlando e riferendo inoltre nei confronti del Presidente le testuali parole” Lei abbassi la voce, abbassi i toni”. Il presidente quindi veniva costretto ad interrompere i lavori…e la Dell’Acqua si allontanava solo nel momento in cui i lavori venivano sospesi e venivano interpellate le Forze dell’Ordine>.
La gravità di questo comportamento si è riversato inesorabilmente sui social e precisamente sulla pagina Facebook del sindaco Marasco il quale, posta la il documento di querela, scrivendo <Alla fine dei lavori dell’odierno Consiglio Comunale mi sono recato presso la locale Caserma dei Carabinieri per presentare querela nei confronti della signora Enza Dell’acqua>.
Nel post il Sindaco riceve varie dichiarazioni di solidarietà compresa la sua giovane amministrazione, riconoscendogli unanimemente, un forte impegno e risultati ottenuti in appena otto mesi dall’elezione.
Pina Gaglianò, da anni nota Social Woman molto seguita dai followers, ha postato con fierezza e sostegno: <Grande sindaco siamo tutti con te>.
Maria Giofrè ha postato esprimendo e dichiarando: <Piena solidarietà a maggioranza e opposizione. Mi sono trovata ad assistere ad una bassezza di cui mi sono, sinceramente, vergognata e pensare che il sindaco, prima che iniziasse il consiglio, si è avvicinato per salutarla amichevolmente!… Abbiamo un sindaco troppo galantuomo, io sono vicina a tutta la giunta che ha saputo portare avanti un consiglio con molta dignità>
L’On. Nicola Cuscunà ha postato una chiarificazione sulle norme del regolamento comunale e sul Testo Unico degli Enti Locali: <Nel consesso pubblico Consiglio Comunale hanno diritto di parola , seguendo i lavori come da regolamento e o.d.g., i consiglieri, sindaco e assessori, funzionari-dirigenti presenti e se interpellati. Dirige e gestisce l’andamento dei lavori il Presidente del Consiglio. Interventi esterni, di non appartenenti all’assise consiliare, sono possibili solo dopo la SOSPENSIONE dei LAVORI DEL CONSIGLIO…Interventi esterni, di qualsivoglia soggetto, NON AUTORIZZATI, sono da intendersi DISTURBO ED INTERRUZIONE DI CONSESSO PUBBLICO ELETTO DEMOCRATICAMENTE>.
Scomposta, sconcertante e censurabile sia umanamente che eticamente e professionalmente, è quanto ha postato la giornalista Enza Dell’Acqua nel medesimo post del Sindaco Marasco in risposta a quanti scrivevano in favore dell’amministrazione, con particolare livore e odioso rancore verso la sig.ra P.G. che ha riferito <di sporgere querela per gli infamanti post a lei indirizzati>. Contenuti dei post che questa redazione giornalistica condanna senza appello e che, per disgusto non trascrive, limitandosi a postare gli originali degli screenshot della giornalista Enza Dell’acqua la quale, sul social usa l’aggiunta dello pseudonimo “Shutzenberger”. (foto 2 post del 27 febbraio e foto 3 post del 28 febbraio 2020, Foto 4 Querela del Sindaco). Innumerevoli le solidarietà sui social alla Donna e alla Sig.ra P.G. stimata da tutti e conosciuta per l’affabilità, la serietà, l’onestà, la laboriosità, la simpatia e la dedizione amorevole alla figlia e l’attaccamento alla famiglia.