Ieri sera Don Gioacchino Basile, scomparso a causa del covid 19 è stato ricordato con una liturgia Eucaristica a suffragio a New York.
Tutti i fedeli reggini l’hanno seguita via streaming dalla pagina del settimanale diocesano L’Avvenire di Calabria. .
Ovviamente, anche negli States, vige l’impossibilità di partecipazione del popolo alla messa, per questo celebrata a porte chiuse.
Padre Gioacchino Basile, 60 anni, si è spento la sera del 3 aprile scorso al Winthrop University Hospital, nosocomio della Grande Mela.
Era tornato in Calabria soltanto un anno fa per incontrare il padre che vive i giorni del lutto in un contesto assai grave quale quello dettato dal Coronavirus.
Don Basile era nativo del rione Condera ed è cresciuto nel quartiere di Archi a Reggio Calabria, dove ancora risiede la sua famiglia paterna. Nel 1986, facendo già parte del Cammino Neocatecumenale che gli farà scoprire la vocazione al sacerdozio, iniziò un percorso itinerante di evangelizzazione in Sicilia.
Dopo questa fase di forte discernimento, è partito alla volta del New Jersey, dove entrò in Seminario nel 1988. Fu ordinato sacerdote il 27 maggio 1995 e, due mesi dopo, fu nominato parroco nella città di Penuelas in Porto Rico. Prestò per un decennio di servizio ecclesiale in quella regione, poi venne trasferito a New York presso la parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata nella diocesi di Brooklyn. Nonostante le distanze, padre Gioacchino Basile ha sempre mantenuto il suo rapporto con la sua Città d’origine.
L’Eucarestia è stata presieduta da padre Miguel Ángel Cervantes, vice parroco nella comunità di padre Gioacchino Basile a New York, ossia San Gabriele dell’Addolorata nella diocesi di Brooklyn. La celebrazione è stata in inglese e spagnolo.