Video intervista al Custode del Santo Graal.
Alcune domande per meglio comprendere i tempi attuali.
In questi tempi di profondo sconvolgimento sociale, di cui il Covid 19 sembra essere l’emblema più attuale e tragico, come interpreta il tempo presente nel contesto escatologico? C’è poco da interpretare. I segni in questo periodo di Pasqua sono evidenti. Stiamo vivendo un tempo della fine dei tempi che l’apostolo Giovanni ha ben descritto nell’Apocalisse che è un libro nel quale si traccia la storia finale di questa generazione adamitica che non è stata condannata, ab origine, da un desiderio nefasto, bensì da un ammonimento che potrà volgere al nefasto, cioè, che si potrà verificare in tutto o in parte, a seconda dell’uso o dell’abuso del libero arbitrio che ognuno, una parte o tutti potranno assumere in funzione dell’evento estremo che ci viene ammonito nella Rivelazione. Difatti l’apostolo Giovanni, partendo da una causa ben chiara, ha elencato e rappresentato gli effetti. La causa deriva dall’arresto, la condanna, la passione e la messa in croce di Cristo che porta all’effetto nefasto nell’Apocalisse. Ma, non dobbiamo dimenticare che vi è stata la Resurrezione di Cristo che rappresenta la parte più a favore all’umanità; insomma una causa nella causa che permette di modificare gli effetti, attenuandoli o, addirittura, non facendoli verificare per come descritti nell’Apocalisse o in altre profetazioni bibliche sulla fine dei tempi. Questo è l’amore di Dio che dopo essersi fatto carne tramite Suo figlio, offre all’uomo la possibilità di riscattarsi in Cristo risorto che vuole nutrirsi dei nostri peccati, per farci divenire “l’uomo attore” del suo destino e degli eventi secolari, alfine di poter modificare le cause e gli effetti, riscattando l’umanità da sofferenze e calamità.
La pandemia del Covid 19 può essere inserita in un contesto escatologico? Sul Covid 19 è unanime la conferma che non viene dalla natura. In tal caso lo avremmo accettato, seppur subendolo, come un fatto naturale. Ma venendo da una modificazione in laboratorio per opera umana, non è di certo riconducibile ad una delle piaghe divine presenti nella Sacra scrittura, bensì, giocoforza, è riconducibile all’incauto operato di scienziati, volenti o nolenti, vicini alle desiderate dell’Anticristo. Pertanto, questo virus, avendo una radice malefica va letto nel suo subdolo contesto che mira a creare le condizioni per un ribaltamento dello status quo alfine di riappropriarsi di ciò che come Deep State anticristico, hanno perso e devono assolutamente riconquistare. Questo obiettivo, non può non essere che la presidenza degli Stati Uniti d’America, completata con la presa anche della Segreteria Generale dell’ONU, rientrando il tutto perfettamente nel disegno delle profezie bibliche, per l’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale satanico. Tale disegno, per completarsi e concretizzarsi, deve passare attraverso la stretta cruna del potere USA e dell’Onu e, come arma ideale, l’attuale Virus rientra in quelle conseguenze nefaste perfette per generare gli effetti di un piano diabolico. Però, pare, che il tutto venga ben contrastato dalle azioni dell’attuale presidente USA, sostenuto da quella parte di Servizi di Intelligence e militari fedeli e rimasti incorrotti, che si ritrovano in una Alleanza tra più Stati e superpotenze che, nel Deep State satanico hanno finalmente trovato, per grazia e concorso di Dio, il comune nemico.
In questo contesto escatologico, il Vaticano e l’attuale papato come si collocano? La Barca di Pietro è nel pieno della “Tempesta”, parola molto ricorrente nei recenti discorsi del papa. Pochi ma determinati porporati, che stanno alla sequela di papa Francesco, sono in realtà i suoi cattivi consiglieri che lo hanno spinto verso la visione di una “ecologia integrale globalista” che pretendeva, seppur solo inizialmente in Amazzonia, la nomina dei viri probati e delle donne sacerdotesse. Proposta così sterile che si è infranta nel fermo proposito del papa emerito, Benedetto XVI, a dimostrazione dell’inconsistenza teologica delle tesi. Una sconfitta che papa Francesco, da buon gesuita, ha saputo gestire. Ma il limite di papa Francesco sta propio nella sua natura gesuitica, riconducibile alla “Sindrome del Gesuita”, molto simile alla “Sindrome di Stoccolma”, con la differenza che il Gesuita non si innamora del suo nemico, bensì ne rimane affascinato e fatalmente attratto da una voglia di riconciliazione spesso a senso unico. Il caso, nello specifico, è l’emblematico busto di Martin Lutero che papa Francesco ha voluto esporre in Vaticano, dimentico che l’Ordine dei Gesuiti come anche l’Ordine dei Domenicani, lottarono entrambi contro gli eretici. I Domenicani contro gli Albigesi e i Gesuiti avrebbero dovuto lottare contro i Luterani, ma solo i Dominicani hanno raggiunto l’obiettivo: difatti avete mai incontrato un Albigese in giro?
Quindi, siamo in un momento di “Tempesta storica” in cui ciò che è stato profetato può trovarsi già nella fase conclusiva? Si lo siamo. Aldilà della descrizione dei fatti, siamo giunti alla fase finale. L’Anticristo si è già manifestato nella sua vera natura di lupo travestito di agnello, e lo ha fatto così bene da non essere stato riconosciuto dalla moltitudine, quindi riuscendo nell’intento di ingannarli. Egli ha ricoperto già per ben otto anni la più alta carica in potenza e potere a livello mondiale, imponendo guerre devastanti, nonostante subdolamente insignito del mandato di “pace”. Ma poi è giunta la sentenza inappellabile della profezia di Fatima e, sin dal 2017, ha cessato ogni incarico. Oggi è fuori dai giochi, dove gli è stata preclusa la carica precedente, ma tenta di scalare l’incarico a capo dell’ONU, inutilmente. Non riuscirà nell’intento perché il cielo, nel frattempo, è intervenuto mettendo un uomo timorato di Dio e determinato, messo al posto strategico nel momento giusto, ed egli, in questi particolari tre anni, mesi e giorni, sta distruggendo il nefasto disegno del regno dell’Anticristo, nonostante questi, continui ancora ad essere sorretto dal suo Deep State malvagio e satanico, completamente devoto. L’Apocalisse cambia per intervento divino, tramite i “Cavalieri dell’Apocalisse” sorretti dal Cielo avendo, questi esseri umani, risposto alla chiamata con un risveglio della coscienza coinvolgendo anche una parte di umanità che si riconosce nella Chiesa Rimanente, ancora fedele alla tradizione divina. Dio, per Amore, ha permesso lo svolgersi in differita del rotolo apocalittico, cioè, con gli eventi nefasti profetati già svolti nell’ultimo e breve periodo appena trascorso, facendo così sgonfiare l’attesa di un futuro peggiore, in un presente minore, avvertito con poca sofferenza dai molti, ma a sacrificio di pochi e spesso piccoli innocenti. Ma guai agli Erode del nostro tempo che hanno fatto torto a questi piccoli e periranno i pedofili, i mercanti di esseri umani e i satanisti sacrificali, che sono l’humus abominevole dell’Anticristo.
Quindi, questa generazione adamitica sta per giungere in una fase cruciale della storia umana e spirituale? Sta per giungere alla storia finale per aprirsi l’era della Parusia con il ritorno di Cristo che sembra rispondere al desiderio umano diffuso nei cuori, cioè, quello di chiedere il Suo ritorno anticipato rispetto agli eventi descritti. Una lettura più attenta delle sacre scritture fa comprendere che si sono già svolte le profezie nefaste, ed ora siamo nella fase finale con lo scontro tra le forze del bene contro le forze del male. Il Deep State nero e nefasto è ormai alla sconfitta finale operata da una Alleanza bianca e sterminatrice di uomini ed istituzioni guidate da Dio. L’orrore sta per essere mostrato al mondo e questo porterà ad una presa di coscienza universale. Molti non reggeranno allo scandalo e all’orrore umano, increduli che le persone alle quali avevano posto fiducia siano, in verità, i carnefici e gli aguzzini dell’umanità. Ma subentrerà l’amore divino a consolarli con un evento unico nella storia umana: l‘Avvertimento. In questo evento vi sarà la visone dello svolgersi della propria e singola vita, con peccati e opere buone messe nella bilancia della giustizia divina. Si vedranno i mali generazionali e si vedrà anche la luce divina: una ultima occasione che viene offerta per redimersi o perdurare nel proprio libero arbitrio.
Perché il Vecchio e Nuovo Testamento, atteso che sono due testi sacri divinamente ispirati, lasciano spazio ad una lettura della ragione per alcuni, mentre altri riescono a leggerci lo spirito della fede? Tolta la pace dei buoni che sbagliano ad interpretare, seppur in buon fede, e tolta la malafede dei cattivi che sbagliano di proposito, molti interpretano gli insegnamenti del Vecchio e del Nuovo Testamento in vari modi, come se alcuni passi fossero metafore allegoriche di antiche favole. Le persone hanno difficoltà a credere che questi racconti siano potuti accadere, ma gli insegnamenti contenuti nelle Sacre Scritture erano e sono ancora autentici, perché essi, in molti casi, fanno riferimento ad eventi che ebbero luogo nel regno spirituale che, se letti con il pensiero logico e della ragione, basato su ciò che accade sulla Terra, è inevitabile l’errore.
Lei da molti anni è il Custode del Santo Graal, e vuole rimanere ancora nel segreto. Nel 2000 il papa Santo, Giovanni Paolo II, ha voluto il Santo Graal con se durante il viaggio a Gerusalemme. Qual è il valore attribuito alla Sacra Reliquia? Il Santo Graal è un portale divino che collega idealmente e spiritualmente, il cielo e la terra. E’ il Calice di Cristo, posto sulla tavola dell’ultima cena, dove si è istituito il grande mistero del pane in corpo di Cristo e del vino in sangue di Cristo. E’ una grazia che rappresenta la Sacra Alleanza in un arcobaleno che attraversa e segna la cristianità, nella promessa della salvezza finale in potenza e amore per l’umanità intera, a suggello del nuovo comandamento dato in quella ultima cena: <di amarsi gli uni gli altri…>. Papa Woitila chiese ed ottenne in provvisoria custodia il Sacro Graal nel 2000, per una prova divina durante una Santa Messa celebrata a Gerusalemme proprio nella Stanza del Cenacolo e poi, una seconda prova divina, la fece sul monte Calvario. Sull’esito delle due prove non sono autorizzato a dire o svelare altro.
Tra le reliquie sacre della cristianità, il Santo Graal primeggia per valore spirituale e simbolico. Quale calice del mistero dell’Eucaristia cosa nasconde ancora tra i misteri della fede? Il calice di Cristo è il mezzo, nonché l’unico sacro elemento vitale, capace di generare emozioni e sentimenti di comunione, alleanza, unità e amore fraterno tra i popoli, per volontà divina. Guida e traccia, nel Suo mistero, il corso degli eventi nel disegno escatologico della fine dei tempi profetato in un epilogo di salvezza del mondo intero trionfante di pace e giustizia eterna, sconfiggendo la miseria dell’ingiustizia e del male. Il Santo Graal rappresenta l’Alfa e l’Omega del disegno Cristico iniziato nella ristretta mensa dell’ultima cena per completarsi in una imMensa Eucaristia nella fine dei tempi, nell’estasi universale della Parusia.
Se siamo alla fine dei Tempi profetati, perché si continua a tenere segretamente conservato il Santo Graal? Fatima è giunta al suo compimento e segna la fine dei tempi. A Fatima, tramite don Stefano Gobbi, è stato ispirato il Movimento Sacerdotale Mariano, un Ordine il cui carisma proviene direttamente dal Cuore Immacolato di Maria e, presto, imminente, questo Cuore Immacolato si manifesterà a difesa della chiesa e della cristianità, contro il falso profeta e l’Anticristo.
Qual è il pensiero del Custode in merito all’unità dei cristiani, tra ecumenismo e centralità di Cristo? Un accorato ritorno all’unità dei cristiani è sempre auspicabile, seppur i tentativi risultino avviati infruttuosamente sin dai concili di Lione (1274) e Firenze (1439). Dal Concilio Vaticano II, tutti i pontefici si sono adoperati in tal senso, senza ancora riuscire a raggiungere l’Unità dei Cristiani. C’è un tempo per tutte le cose, oggi, il tempo escatologico fa ritenere di essere arrivati fuori tempo massimo, rendendo vano ogni altro tentativo. Vale la pena di attendere, con fede, il ritorno di Cristo, il quale unificherà a sé ciò che l’uomo ha diviso, ricelebrando il Patto di Alleanza con il Sacro Graal oggi conservato in custodia, per essere ridonato a Lui, quale segno di unità del popolo dei fedeli, riuniti intorno alla Sua Regalità.
La reliquia del Santo Graal appartiene alla cristianità, universalmente riconosciuta per il mistero celebrato sull’altare dell’ultima cena con gli apostoli. Chi sono i nemici, oggi, del Santo Graal? Un diverso progetto – fuori dalla sacralità del Santo Graal e dalla sua centralità eucaristica – da parte di chi non riconosce nella reliquia il mistero celebrativo del corpo e sangue di Cristo – è quello subdolamente perseguito tramite un Falso Profeta, un finto filantropo, un falso ecologista e un finto uomo di fede, che le sacre scritture riconducono vicino e affiancato alla figura dell’Anticristo. Difatti, sono gli unici esseri, il Falso Profeta e l’Anticristo, che temono terribilmente il Santo Graal, riconoscendo in esso un significato sia simbolico che reale, a un tal punto di disperazione da aver suscitato, nel tempo, una ricerca disperata per impossessarsene, ma grazie a Dio, infruttuosa.
Sono parole forti, seppur provenienti da una fonte autorevole come quella del Custode del Santo Graal. Non è che si è tanto enfatizzato nella letteratura medievale e moderna sulla figura dell’Anticristo da averne creato un attraente mito negativo anticristiano? E’ una figura vera perché profetata nelle sacre scritture, seppur rappresenti lo spirito del male che si incarnerà in una figura umana in corpo e spirito. Sarà pure effimeramente vittoriosa, nel suo progetto iniziale, inesorabilmente segnata da un epilogo finale, che vedrà una diversa trama, i cui titoli di coda stanno scorrendo in questo tempo di manifestazione della Profezie, in linea con le sacre scritture dove l’Anticristo e il suo esercito, verranno sconfitti <da un Cavaliere Fedele e Veritiero che giudica e combatte con giustizia> (A.p.19:11-21). In Matteo 24,1-22 vi è scritto in merito alla fine dei tempi relativi alla venuta dell’Anticristo: <Se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.>
Ma come è possibile comprendere e conoscere il tempo e l’ora della venuta di Cristo, già sapendo che dovrà essere preceduta dalla comparsa dell’Anticristo? Nessuno mai ha profetato, il giorno e l’ora in cui appariranno l’Anticristo e il Cristo, perché è un tempo non legato ad una data e ad una ora prestabilita. Essa dipende dai tempi del vigliacco e del codardo che, per paura, slitta sempre il suo tempo. Dipendesse da Dio il tempo sarebbe certo, ma siccome dipende dai traditori e dissacratori dell’Eucaristia, vige il patto di alleanza che troneggia inattaccabile e sovrano nell’Eucaristia. Ebbene, se la Chiesa dovesse istaurare il dogma della gratuità misericordiosa di Dio, che redima i peccati con la semplice costrizione dell’uomo davanti al Dio della misericordia che perdoni a prescindere, purché si sia contriti e confessi a Lui, questo indicherà il tempo foriero all’annullamento dell’Eucaristia, snaturata nell’essenza del rito del corpo e sangue di Cristo, ridotta a solo simbolismo. Poi la si vuole soppiantata da un nuovo umanesimo, in cui l’uomo si porrà al fianco del trono di Dio, senza più la mediazione del sacerdote, della Chiesa di Cristo e della confessione e comunione eucaristica, ma, ergendosi al pari di Dio, divenendo un uomo immanente, non più divinamente trascendente da Dio. fateci caso e capirete che anche questo si è già manifestato.
Una nuova religione ecumenica ed evangelica mondiale sembra trovare consensi ovunque anche all’interno della chiesa cattolica romana. Che differenza ci sarà tra la fede attuale professata dalla chiesa cattolica e l’eventuale nuova religione mondiale ecumenica ed evangelica? E’ stato profetato nelle sacre scritture, quindi in tempi non sospetti, che tutto ciò sarebbe accaduto, se ci si discostava dagli insegnamenti di Cristo e dai Comandamenti divini. Cristo è venuto per indicare una strada, semplice e chiara, per conquistare la vita eterna già in questa partita da giocare in questo tempo di vita carnale. La fede cristiana non è una filosofia e neanche una forma esoterica della verità. La fede cristiana è un “Dio che ci ama”. Questo Dio che ci ama fa paura solo all’Anticristo che è un “Dio che ci odia” e, per distruggere la Chiesa di Dio, trama per un’altra chiesa ingannevole e subdola, non governata dall’Amore di Cristo, bensì falsamente ecumenica, evangelica e universale, in un contenitore sincretico e panteistico, dove far convergere tutti in un Ecumenismo Evangelico Universale a supporto del subdolo progetto di un Nuovo Ordine Mondiale Anticristico, da governare con l’odio dittatoriale. L’ecumenismo attuale si sta proponendo in un tempo in cui le chiese cristiane sono in crisi vocazionale, in crisi di fedeli e travolte dagli scandali. Questo sta ad indicare che l’ecumenismo è voluto nel tempo della debolezza della Chiesa; proposto non per fare una Chiesa forte tra forti, ma per una Chiesa unita nelle diversità tra deboli, per sostenersi nell’affanno. Unire le diversità religiose, non è un compito che rientra nelle capacità umane, bensì è compito dello Spirito Santo che, nel rispetto delle diversità, esalta i singoli carismi a cui distribuisce i sette santi doni, a dimostrazione che non tifa per unire le diversità e per assegnare un singolo dono, bensì possiede sette doni diversi, da distribuire diversamente. Dobbiamo convincerci che Dio è consapevole di avere una Chiesa non perfetta, perché è nella caducità, nell’errore e nel peccato che si mette alla prova l’eroicità dei fedeli e del clero. Se il valoroso Achille dei poemi Omerici, non avesse avuto vulnerabile il tallone destro, non sarebbe stato un eroe, ma un terribile assassino, forte della sua invulnerabilità.
Se siamo nei Tempi forieri della Parusia, dovrebbe essere ormai prossimo il tempo per poter ammirare e venerare il Santo Graal in un luogo di culto appropriato. Possiamo sperare o dobbiamo ancora attendere? I tempi sono maturi perché siamo in quella età dello Spirito Santo, già intuita da <il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato”>. Tempi che oggi si percepiscono pregnanti di quel fuoco rinnovatore che infiammerà i cuori della gente. Questi sono i tempi in cui il Santo Graal potrà essere esposto al mondo. Quello che necessita ancora stabilire sono le modalità di protezione per garantire che il Sacro Graal continui ad essere custodito e protetto nella sua sacralità, senza alcun rischio, neppur minimo, anzi zero. Annuncio che comunque, attesi i Tempi profetati, si sta programmando una Esposizione Universale del Santo Graal che verrà riposto in un reliquiario molto speciale. In tal senso, con le autorità preposte, si sta procedendo ad elaborare un piano di protezione. Valuteremo l’assoluta sicurezza, in piena e totale autonomia, particolari di cui non posso rivelare alcun dettaglio. L’esposizione è prossima, ma in un tempo utile per definire gli ultimi dettagli per riunire, intorno al Sacro Calice, le Chiese Cristiane e l’intero Popolo dei Fedeli compresi quei patrioti che stanno lottando nella fede e per la fede, per celebrare la grazia divina, conservata nel suo primordiale mistero pasquale nella quarantena dello Spirito Santo. Una invocazione universale al ritorno in spirito di Cristo. Questo tempo darà grazie infinite a chi lo vivrà con passione, a chi si rimetterà al Sacro Calice e griderà tutto il suo amore, chiedendo perdono per i propri peccati.
Video intervista di Antonio Leonardo Montuoro, Giornalista – Analista di Teo Intelligence – Membro del SOCINT-Società di Intelligence.
Parte dell’intervista su: laprofeziadelsantograal.it
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