In una fase storica particolarmente delicata il Gal concorre ad incoraggiare il rilancio economico, occupazionale e sociale delle “Terre Vibonesi” approvando e pubblicando due nuovi bandi: misura 6.2.1, per l’avviamento di start up innovative in ambito non agricolo; misura 7.4.1, a sostegno degli investimenti per l’introduzione, il miglioramento o l’espansione di servizi di base a livello locale. Si tratta di due misure concrete oggi più che mai indispensabili per cercare di recuperare fiducia e far ripartire un territorio che ha voglia di dimostrare le sue capacità. Nel primo caso, l’incentivo all’avvio di start up innovative non agricole, si tratta della riproposizione di un bando che tanto successo, in termini di partecipazione, aveva suscitato lo scorso anno. La misura, che ha una dotazione di 300 mila euro, prevede un incentivo di 25 mila euro a fondo perduto per sostenere l’avvio delle idee migliori e si rivolge ad agricoltori, micro imprese e persone fisiche che abbiano un progetto imprenditoriale valido ed innovativo per diversificare l’economia delle aree rurali. Col secondo bando, invece, per la prima volta il Gal si rivolge direttamente ai comuni, o associazioni di comuni (ricadenti nelle aree C e D del proprio ambito di riferimento), finanziando interventi destinati a fornire servizi base innovativi per l’uso di mezzi alternativi al trasporto pubblico, l’invecchiamento attivo, i giovani Neet (quelli, cioè, non impegnati nel mondo del lavoro, nello studio o nella formazione) e le prestazioni alla persona per valorizzare le risorse naturali e culturali del territorio. Un piccolo contributo che può assecondare il miglioramento generale della vita nelle aree rurali e cercare di frenare lo spopolamento galoppante delle stesse.
Entrambi i bandi scadono il prossimo 27 luglio e sono reperibili, con tutte le informazioni e la documentazione necessaria, sul sito web istituzionale dell’agenzia di sviluppo (http://www.galterrevibonesi.eu/bandi/).
Mai come stavolta, confermando comunque il proprio trend di dinamicità, il Gal ha voluto tagliare i tempi dell’iter, proponendo due nuovi strumenti in grado di dare respiro in un momento in cui questo è venuto improvvisamente a mancare, determinando conseguenze che, sebbene non se ne conoscano ancora chiaramente i contorni, il Gal intende alleviare.
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