Nel tardo pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Cariati ad esito di un’attività info-investigativa hanno tratto in arresto in quasi flagranza per il reato di tentato omicidio D. D. C., cariatese classe 1946.
La vicenda, da quanto raccolto dai militari dell’Arma, si sarebbe verificata intorno alle 17.30, a seguito di un litigio che aveva origine tra l’indagato ed un operaio polacco quarantenne, da poco in Italia per svolgere alcuni lavori per conto di una società, all’interno dell’area di servizio di cui il settantaquattrenne è titolare, a causa del mancato pagamento da parte della persona offesa di alcuni rifornimenti di carburante erogati “a credito” nei giorni scorsi e non saldati.
La lite avrebbe avuto toni molto accesi sin dalle prime battute tra i due, sino a quando il quarantenne si sarebbe allontanato dall’area di servizio per rientrare nel proprio residence dove dimorava. A quel punto, dalla ricostruzione effettuata dagli uomini dell’Arma, il titolare del distributore di carburante avrebbe deciso di inseguire il “rivale” e, giunti entrambi in prossimità del passaggio a livello ubicato in contrada Sant’Angelo, la lite sarebbe continuata con toni sempre più accesi, sino a quando l’imprenditore avrebbe estratto un coltello e sferrato almeno un colpo nel costato del quarantenne, per poi dileguarsi a bordo del proprio motociclo.
Il malcapitato ha tentato di raggiungere il residence per cercare di chiamare i soccorsi, che sono stati allertati da alcuni presenti. Il personale del 118, giunto sul posto, ha disposto il trasferimento a mezzo elisoccorso presso l’Ospedale Civile di Cosenza, dove attualmente si trova in prognosi riservata per le cure del caso.
Immediate le indagini dei carabinieri che, sin da subito, hanno raccolto elementi utili alla risoluzione del caso, attraverso l’escussione di persone informate sui fatti: l’ultrasettantenne è stato rintracciato presso la propria area di servizio ed è stato accompagnato presso gli Uffici dell’Arma. Sul motociclo sono state rinvenute tracce ematiche e, le attività di indagine, hanno consentito di rinvenire il coltello usato per l’aggressione nonché gli indumenti indossati dallo stesso al momento della lite, anch’essi intrisi di sangue.
Nel contesto investigativo sono stati acquisiti altresì alcune registrazioni di impianti di videosorveglianza insistenti nell’area interessata dal fatto criminoso.
Per il protagonista della vicenda sono scattate le manette ed al termine delle formalità di rito è stato trasferito, su disposizione della Procura di Castrovillari diretta dalla dott.ssa Simona Manera, presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di tentato omicidio.