Oggi la depressione è una patologia che ormai interessa sempre più ampie fasce sociali in tutto il mondo.
Dati alla mano, è la prima causa di disabilità nel mondo.
Una sorta di “male di esistere” che può avere origini diverse e colpire qualsiasi ceto sociale, dai meno abbienti ai super ricchi.
Ne abbiamo parlato con il noto psichiatra di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Calandruccio.
1) Dottore quali sono i primi sintomi della Depressione?
I primi sintomi clinici della depressione unipolare sono: apatia, astenia, abulia, anedonia, appiattimento affettivo e ritiro socio-relazionale.
2 )Perché viene la depressione e quali sono le cause di questo disturbo?
La cause sono di carattere psicologico, ma anche genetico.
Può essere di tipo reattivo ad un evento traumatico, come un lutto.
Comunque, sempre eventi tristi, anche di tipo melanconico, quando la depressione nasce dall’interno, da una profonda rivisitazione angosciosa del proprio io.
3)Una depressione può arrivare senza motivo?
Si, anche senza un motivo apparente.
Quando nasce da un malessere interiore, sviluppato nel tempo.
4) Secondo lei può essere ereditaria?
Si, come in tutte le malattie, anche quelle psichiatriche hanno una componente genetica.
Esiste anche un temperamento depressivo, che rappresenta un aspetto della personalità, predisponente alla depressione.
5) Perché lo psichiatra può aiutare a vincere la depressione?
Perché interviene tempestivamente sulla sintomatologia clinica, con l’impiego di farmaci appropriati e l’intervento psicoterapeutico, finalizzato a consegnare al paziente, la consapevolezza e gli strumenti cognitivi adatti ad approfondire e superare il problema.
6) La depressione si può vincere senza farmaci?
Dipende dalla depressione. Sicuramente una depressione più grave, necessita di un approccio farmacologico, per sottrarre il paziente alla morsa dei sintomi più gravi.
Esiste poi la distimia, oggi definita “Depressione Persistente” la quale rappresenta una forma più attenuata di depressione e che può anche trarre beneficio dalla sola psicoterapia.
7) Quanto è importante oggi la figura dello psichiatra?
Oggi è molto importante, a causa dell’aumento delle patologie psichiatriche e della necessità di avere un approccio corretto con le competenze dello psichiatra/psicoterapeuta, che possono essere messe a servizio di un sostegno importante, anche nelle situazioni di disagio, non complicato da psicopatologie che possono attraversare la vita di ognuno di noi.
8) Ci sono in Calabria strutture residenziali o semi-residenziali per i pazienti depressi?
C’è solo un centro nel Crotonese che svolge attività riabilitativa terapeutica in regime residenziale.
9 )Per il paziente depresso è garantita l’assistenza domiciliare e il sostegno alle famiglie?
E’ prevista l’assistenza psicologica a domicilio da parte dei centri di Salute Mentale.
Per esempio i pazienti oncologici con depressione reattiva.
10) Esiste la volontà politica locale, di cambiare questo stato di cose?
No, esiste una preoccupante insensibilità da parte delle istituzioni, nei confronti delle necessità emergenti, sul fronte delle patologie psichiatriche.
11) Secondo lei oggi, si parla anche in modo improprio di depressione?
Assolutamente sì.
Spesso, questo termine viene utilizzato dalla gente comune come un grande contenitore, comprendente sintomi psichici di vario genere, come per esempio i disturbi di ansia e psicosomatici.