Supportare i Comuni di otto regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) per istituire una “Banca delle terre abbandonate” grazie ai finanziamenti del Pon Governance 2014-2020 e il sostegno di Anci e Governo.
E’ questo l’obiettivo che anche la giunta comunale di Joppolo si è prefissata di raggiungere aderendo, su invito di Gal Terre Vibonese, al progetto Supporto istituzionale alla banca delle terre (Sibater), uno strumento che consente ai Comuni di creare opportunità occupazionali e di reddito per i giovani residenti, attraverso la generazione di proposte imprenditoriali di valorizzazione del patrimonio pubblico di terre e di immobili e l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile sul proprio territorio.
In particolare il Comune effettuerà un censimento dei beni del proprio patrimonio immobiliare e di terreni in stato di abbandono. Successivamente pubblicherà i necessari avvisi per assegnarli in concessione, dietro corresponsione di un canone d’uso, a giovani in età tra i 18 e i 40 anni.
I beni abbandonati e incolti a cui si riferisce la legge sono: terreni agricoli sui quali non sia stata esercitata l’attività agricola minima da almeno 10 anni; i terreni oggetto di rimboschimento artificiale ad esclusione di quelli considerati
bosco, nei quali non siano stati attuati interventi di sfollo o diradamento negli ultimi 15 anni; le aree edificate ad uso industriale, artigianale, commerciale ecc. che risultino in stato di abbandono da almeno 15 anni o nelle quali non risultino più operative aziende o socicietà da almeno 15 anni. “Coerentemente con la sua funzione di promotore di sviluppo locale – affermano i responsabili –, il Gal si assume il compito di sensibilizzare e raccordare i Comuni al fine di adottare questo strumento strategico e innovativo finalizzato alla ricognizione, al censimento, al recupero e alla valorizzazione dei terreni e degli immobili pubblici abbandonati e non valorizzati. Una ricognizione che costituisce il presupposto attraverso il quale si potrà dare una possibilità concreta ai giovani di utilizzare le risorse presenti sui territori appartenenti all’area Gal Terre Vibonesi”.