Una struttura di eccellenza per i malati oncologici, per la quale l’Asp di Reggio Calabria ha speso 700 mila euro, per ristrutturare l’ex Ostello della gioventù, successivamente devastato e abbandonato, dopo che il Commissario alla Sanità Massimo Scura, con atto aziendale del 6.luglio del 2015, sposta i 12 posti letto nella Provincia di Cosenza.
“E’ una vergogna e la Piana deve avere la sanità che è stata scippata”.
Ha sostenuto Aldo Polisena, Segretario Generale dell’Associazione “Città della Piana”, la quale, assieme all’Amministrazione Comunale di Melicucco, ha organizzato un sit-in avanti all’ex Ostello della gioventù.
Enzo Mileto componente dell’Associazione organizzatrice dell’evento, ha dimostrato con dati alla mano, quali sono gli sperperi di una sanità che proprio in questo periodo, ha messo in luce tutte le sue carenze.
“Si poteva evitare e contrastare questo scippo?”
Il Dottor Giuseppe Zampogna neo Presidente dell’Associazione dei Sindaci “Città degli ulivi” ha risposto :“Sicuramente si doveva contrastare di più e meglio, la scelta di azzerare la sanità in un territorio che aveva 7 strutture ospedaliere, le quali ,ad esclusione di Polistena, sono state chiuse nel 2011”.
Viviamo in un’epoca e in un territorio dove è forte l’incidenza di malattie di natura neoplastica-terminale, che necessitano di cure finalizzate ad assicurare una migliore qualità della vita a chi ne è colpito e anche quella dei loro familiari.
In questa direzione nel 2005, il Comune di Melicucco si è attivato, concedendo in locazione alla ASL n. 10 di Palmi, l’immobile “ex Ostello della gioventù” per la realizzazione di un Hospice, nell’ambito del programma regionale n.466 del 7 agosto 2000, con il quale si approvava” la realizzazione di centri residenziali di cure palliative all’interno della rete di assistenza di malati terminali”.
“Non sono qui come politico-ha affermato l’Onorevole Marcello Anastasi-ma come cittadino che è vivo, dopo un intervento al cuore, grazie ad una sanità efficiente.
Invece la Piana non ha Sanità decente, se non delle particolarità nel pubblico ma anche nel privato e la politica Regionale è talmente distratta che, in periodo di Covid, si dimentica anche di aprire un minimo di discussione”.
Carmela De Marzo, Consigliere Comunale ed ex Amministratrice della Città, ha ripercorso tutte le tappe di come il Comune era riuscito a conquistare questa eccellenza.
”Probabilmente, in seguito, non si è riusciti a difenderla e quindi ci sono responsabilità ben precise”
“Le responsabilità sono dell’Ingegnere Scura e dall’ASP -ha affermato Salvatore Valerioti, Sindaco di Melicucco-che aveva investito una somma importante e che successivamente ha abbandonato la struttura, che poi è stata vandalizzata. Chiederemo che qualcuno paghi per tutto questo”.
Debora Ciricosta , Presidente dell’Associazione Nuovi Orizzonti, presente con diversi soci all’iniziativa ,ha evidenziato come la gente e i giovani sono stanchi di una politica fine a se stessa che “invece di dare, scippa”.
Luigi Ottavio Cordova, editore del Corriere della Piana, ha sostenuto di essersi impegnato in passato, con la Dottoressa Paola Serranò, per far aprire la struttura di Melicucco, che avrebbe ospitato, inizialmente, 12 malati oncologici e le loro famiglie”.
“Noi, assieme alle Associazioni e ai Sindaci-ha sostenuto Armando Foci ,Presidente dell’Associazione Città della Piana- con queste iniziative di denuncia della condizione della sanità, dovremo ridisegnare la sanità nella Piana, partendo dalla rivendicazione legittima di creare i 650 posti letto che la legge assegna al nostro Comprensorio.
L’Hospice e strutture simili, rientrano in questo progetto che, quanto prima, sottoporremo all’attenzione del Commissario Guido Longo e della Regione Calabria”.
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