“Come Presidente della Sesta Commissione Consiliare – riferisce il consigliere Pietro Molinaro -ho incontrato il Presidente, i componenti della Deputazione e il Direttore del Consorzio di Trebisacce per meglio comprendere, alla luce anche degli ultimi avvenimenti, quanto sta accadendo nel rapporto tra Regione e Consorzio. Questo – chiarisce -mi consente di rappresentare al Presidente Spirlì ed alla Commissione, lo stato dell’arte, la programmazione e le scelte in atto, con l’unico fine di migliorare gli indispensabili servizi sul territorio e non accumulare ritardi per gli agricoltori per la stagione irrigua e per i lavoratori che, rischiano di essere l’anello debole della situazione. Un approfondimento doveroso – continua – che mi porta a prendere formalmente le distanze da chi, gratuitamente e superficialmente, ha sferrato un attacco condito di falsità, rivolte al Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Ionio Cosentino, con sede in Trebisacce. Non ritengo -aggiunge – che devo riconoscermi nella politica regionale, impegnata da posizioni istituzionali a screditare una struttura meritoria per il territorio e l’agroalimentare della Sibaritide e dell’intera fascia ionica cosentina. Il Consorzio – evidenzia – è un ente verso il quale negli anni, in particolare dal 2008 ad oggi, le Istituzioni Regionali hanno costruito e rifilato diversi “pacchi “! Con responsabilità e per fare chiarezza riporto solo alcuni esempi. Un mutuo per coprire i debiti dei Commissari Regionali all’ex Sibari-Crati; un Piano Industriale condiviso da tutte le parti sociali e approvato dalla Giunta Regionale e disatteso in tutti gli impegni verso il Consorzio; un esercito di operai idraulico-forestali trasferiti al Consorzio in assenza della totale copertura finanziaria dal 2001al 2015; una progressiva riduzione (in alcuni anni zero) delle somme su leggi regionali per cofinanziare le manutenzioni straordinarie di impianti obsoleti di proprietà della Regione; un ritardo di 11 anni nell’approvazione delle linee guida per consentire la redazione dei piani di classifica più equi; la consegna della Diga di Tarsia, non collaudata, con l’obbligo della sorveglianza e gestione con un contributo annuo di 12.500 €uro (sic!); tre anni per approvare il Piano di Classifica da parte degli organi regionali; l’ostruzionismo, ribadito anche ultimamente, che dura da più di sei anni, da parte della Regione, verso tutti i consorzi calabresi, in merito alla liquidazione dei crediti forestazione di diversi milioni di euro. E’ macroscopicamente evidente, ritengo però isolata, l’arroganza, che sfiora la cattiveria, da parte di chi, approfitta dell’esercizio del ruolo per mostrare i muscoli e apparire forte. Ascoltare il ritornello o leggere alcune dichiarazioni – conclude Molinaro – che minacciano il commissariamento degli organi, democraticamente eletti, del Consorzio di Bonifica di Trebisacce non è certamente la volontà della Regione”.
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