Il management dell’Asp torna sui suoi passi e, con apposita delibera, procede all’integrazione dell’atto aziendale pubblicato appena 24 ore prima riportando in vita i poliambulatori di Nicotera e Serra San Bruno inavvertitamente finiti nel dimenticatoio. Il mancato inserimento viene motivato come “pura svista”, ma le perplessità permangono anche perché nel documento programmatico aziendale di “dimenticanze” ce ne sono anche altre. Non c’è traccia, per esempio, dei servizi di dialisi di Nicotera e Soriano, così come non viene spesa una parola per la struttura sanitaria di Pizzo. Carenze che non trovano giustificazione se non, forse, nel fatto che la stesura dell’atto aziendale, anziché essere affidata ai competenti dirigenti dell’Asp, che, comunque, dovrebbero avere una visione chiara della sanità sul territorio, è stata portata a compimento da una società catanzerese previo esborso della bella somma di 18,300 euro. Della delicata situazione appare ben consapevole il sindaco Pino Marasco sul cui tavolo sono già pronti due fascicoli che oggi saranno portati in Giunta per affidare ai legali dell’Ente l’incarico di inoltrare due ricorsi al Tar contro l’atto aziendale varato dall’Asp.
Il primo per indurre i vertici aziendali e il commissario della sanità regionale, che dovrà valutare il piano dell’Asp, a meglio definire le strategie operative e organizzative riguardanti la struttura sanitaria nicoterese e il secondo per denunciare il mancato recepimento nell’atto aziendale della delibera con cui l’Asp istituiva a Nicotera una postazione fissa del 118. Postazione che era stata già resa operativa dal precendente commissario Pino Giuliano e che è stata subito soppressa dopo il suo trasferimento ad altra sede. Il primo cittadino nicoterese ha anche contattato i sindaci dei paesi limitrofi per invitarli a creare un fronte comune per la tutela della salute dei cittadini. L’argomento sarà affrontato e discusso nel corso di un consiglio straordinario congiunto di imminente convocazione. Intanto cresce il malcontento. <L’Asp non cambia spartito – rimarca il dirigente del Psi Mimmo Pagano – e ci propina ancora una volta la stessa musica ignorando le esigenze di ucomprensorio con circa 25mila abitanti, che d’estate diventano il doppio. L’atto aziendale, per quanto riguarda Nicotera, va riscritto. Chiederemo alla popolazione di sostenerci in un’azione di protesta mirata a ridare una dignitosa sanità al territorio>.