Michele Tripodi già sindaco di Polistena afferma: ”Visionando il sito del governo sul report della campagna vaccinale in Calabria, emerge un dato strano che suscita interrogativi e perplessità sulla organizzazione della campagna vaccinale nei nostri territori”.
Proseguendo Tripodi sottolinea: ”Alla data di oggi infatti, i numeri delle persone vaccinate per categoria degli aventi diritto secondo i criteri del piano vaccinale come illustrato nelle tabelle esplicative del sito del Governo sono i seguenti per la Calabria:
– operatori sanitari e sociosanitari: 79.955
– personale non sanitario: 2.529
– ospiti di strutture residenziali: 22.261
– anziani over 80: 99.136
– forze armate: 11.164
– personale scolastico: 22.890
– altri soggetti: 101.174
La Calabria é in buona compagnia di Sicilia e Campania, uniche regioni italiane dove la voce ALTRO supera addirittura quella relativa agli “over 80”.
Dalla visualizzazione del riepilogo nazionale l’anomalia calabrese é evidente”.
E ancora Tripodi incalza: ”Inoltre la Calabria é l’ultima fra le regioni per dosi somministrate rispetto alle quantità arrivate ed in possesso, evidentemente ancora rimaste stipate nei frigoriferi della Cittadella.
Ora, vorremmo chiedere al presidente f.f. Nino Spirlì:
1) quante persone registrate nella voce ALTRO sono state vaccinate in Calabria secondo i criteri e l’ordine di priorità stabiliti dal Piano?
É plausibile a questo punto pensare che mentre in Calabria ancora molte ASP non abbiano attivato le somministrazioni a domicilio o le vaccinazioni per i conviventi delle persone fragili, vengano invece. vaccinati gli “amici” e gli “amici degli amici”.
2) come mai la Calabria é ancora l’ ultima per prime dosi somministrate.,
Oltretutto si registra, dalla scorsa settimana ad oggi, un peggioramento statistico del trend, passato dal 79% al 73%, tale da dimostrare la netta disorganizzazione dei centri vaccinali istituiti”.
Michele Tripodi continua: ”Detto questo, su tali temi e per dovere di trasparenza nei confronti di tutti coloro che stanno cercando di prenotare invano la vaccinazione online o presso i distretti delle Asp calabresi, riteniamo che il presidente f.f. Nino Spirlí in solido con il Commissario al piano di rientro Longo, debba dare celeri e chiare risposte sgombrando il campo da ogni sospetto di abuso o pratica clientelare, gli stessi metodi sbagliato che nel tempo hanno relegato la sanità calabrese ad avere primati negativi e che, dalla lettura dei dati suo vaccini, sembrano prevalere anche durante questa drammatica emergenza Covid”.
Infine Tripodi conclude: ”Per ciò che ci riguarda cercheremo in tutti i modi di vigilare affinché ancora una volta a pagare il prezzo della disorganizzazione sanitaria non siano sempre gli “ultimi” della società, ovvero la parte più onesta o più debole della popolazione e viceversa si faccia finalmente prevalere il diritto alla salute uguale per tutti”.
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