Il presidente della Commissione speciale di Vigilanza Domenico Giannetta (FI) interviene sulle polemiche insorte sui lavori della commissione in ordine al CoRAP, affermando:“Il problema di certa sinistra è la memoria corta. In cerca di scoop sul debito CoRAP, qualcuno sbandiera ai quattro venti che il debito ammonta a 35 milioni. Ma lo scandalo è che che certa sinistra dimentica di averci fatto credere, non sappiamo quanto ingenuamente, che fosse di oltre 90 milioni, quasi il triplo”.
Continuando Giannetta dice:“Probabilmente quelle cifre servivano a giustificare la legge capestro, assolutamente improponibile, che ha posto il CoRAP in liquidazione coatta amministrativa, senza alcuna prospettiva di gestione e risanamento. Legge che poi è stata azzerata dalla Corte Costituzionale. Per non parlare del fatto che il commissario liquidatore pare essersi liquidato – abbiamo appreso ieri in commissione vigilanza – competenze per funzioni che non avrebbe potuto svolgere. Sul punto si continuerà a vigilare nelle sedi competenti”.
Giannetta evidenzia:”La seduta della Commissione vigilanza è stata invece una chiave di svolta. Abbiamo, finalmente, ascoltato una visione prospettica, di chi sta cercando di fare trasparenza e risolvere i problemi. Per legge nazionale- il CoRAP è l’ente che deve occuparsi degli espropri. Possiede l’80% dei terreni della Zes e detiene un patrimonio immobiliare di 350 milioni di euro. Se il Consorzio viene posto in liquidazione si falliscono gli obiettivi nazionali dell’ente e nessuno investirebbe in Calabria.
Abbiamo ascoltato prospettive di risanamento anche in materia di depurazione – continua – con l’ipotesi della gestione ordinaria della IAM. Ma perché ciò avvenga- sono necessari passaggi fondamentali, a partire dall’approvazione dello Statuto e l’estinzione di debiti di oltre 40 anni fa, che esistono solo sulla carta che devono essere estinti, altrimenti resteranno sempre sul conto economico”.
Giannetta afferma: ”Sull’ammontare dei debiti continueremo l’operazione verità che abbiamo messo in campo da tempo in Commissione vigilanza e abbiamo già richiesto integrazioni documentali per ulteriori approfondimenti, poiché è nostra intenzione vigilare, con una funzione costruttiva di chi persegue soluzioni. Non scoop. Capiamo bene che ricostruire sia più impegnativo che distruggere. Ma basterebbe leggere i verbali dei lavori della seduta, per dare un senso più corretto all’impegno politico cui siamo chiamati, in rappresentanza dei cittadini.
Qui il tema è la prospettiva non l’esposizione debitoria”.
Infine Domenico Giannetta conclude:” La nuova governance si è posta un obiettivo di ripresa e rilancio, per scongiurare la svendita. Se si intende dare una possibilità al Consorzio, e a tutto ciò che ne deriva per la Calabria, allora si deve lavorare tutti alla sua rigenerazione. Se si sceglie, ancora una volta, di speculare sul futuro dei dipendenti CoRAP e sul futuro delle funzioni del Consorzio sarà solo un boomerang. Per tutti”.
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