E’ stata inaugurata qualche giorno fa nella raffinata e incantevole location di Palazzo Busacca a Ficarra(Me), suggestivo borgo medioevale ricco di storia, la Mostra “Theotokos 2021”del noto Maestro Paolo Lanza.
Numeroso e attento il pubblico presente, tra cui il Sindaco Gaetano Artale, l’ Assessore alla Cultura Prof. Mauro Cappotto, e tanti rappresentanti del mondo della cultura.
Il nobile maestro Paolo Lanza apprezzato iconografo bizantino ha presentato opere inedite, realizzate con l’ antica tecnica della tempera all’ uovo.
Il maestro Lanza è laureato in Beni Culturali, vive in Sicilia, dove opera tenendo Corsi di Iconografia Bizantina.
Ha tenuto diverse Mostre delle sue opere presso: Oratorio S.Filippo Neri di Benevento; Aura Art Gallery di Venezia; Galleria Guerras di Miami Stati Uniti; Cripta “San Annibale Maria di Francia “in occasione della sua canonizzazione ;Chiostro Arcivescovado di Messina; Galleria il Gabbiano di Messina; Salone Castello di Roccavaldina; Castello di Spadafora; Museo Diocesano di Santa Severina-Crotone; Museo Diocesano di Tropea; Chiesa S.Antonio di Gioia Tauro; diverse mostre presso la Galleria Kalos di Messina; Palazzo dei Leoni, sede della Provincia di Messina; Chiesa dei Catalani, notte della Cultura di Messina; Chiesa Madre di Linguaglossa, Catania e tanto altro.
Inoltre ha tenuto trasmissioni televisive in Calabria, a Tele Sud di Gioia Tauro.
Ha conseguito diversi premi, tra cui :Premio Dicearco; Premio Arte in Centro; Premio Kafca alla Cultura; Premio d Arte città di Vivo Valentia.
Premio di Riconoscimento alla sua Arte da parte del Liceo Artistico Frangipane di Reggio Calabria in occasione dell’ assegnazione di una Borsa di Studio .
Sue opere si trovano in collezioni private; nel Convento di Fra Umile da Bisignano, Cosenza;nel Museo dell’ Oratorio S.Filippo Neri di Benevento; Gioia Tauro, edicola votiva”S.Maria di Romano’; Cappella del Porto di Gioia Tauro ;nel Museo Etnoantropologico di Zungri(VV);nella Chiesa Ortodossa S.Nicola dei Greci,Messina; Chiesa S.Domenica di Mandanici ed in Cappelle nobiliari.
Per conoscere i fondamenti delle creazioni di Lanza non si può non considerare il linguaggio dei colori. Come in tutte le rappresentazioni sacre i colori assumono un’importanza fondamentale e piena di significanze. Lanza utilizza colori antichi, creati da lui stesso e, in alcuni casi, usa supporti il legno che vengono donati dal mare e raccolti da lui sulle spiagge.
La mostra potrà essere visitata fino a metà settembre.
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