Carissima, carissimo, ciao.
Sono il vescovo di questa splendida diocesi reggina e ti raggiungo con queste brevi righe che spero ti trovino in buona forma.
Non vorrei sbagliarmi, ma tra i volti che in questi giorni abitano il tuo cuore ci sono le amiche e gli amici con i quali finalmente potrai riprendere il cammino scolastico vis à vis, face to face, occhi negli occhi, insomma in presenza.
Il desiderio di vivere insieme, di condividere una comune avventura, è grido insopprimibile dell’anima acutizzato dalla pandemia, segnalandoci che le relazioni sono come l’ordito e la trama che strutturano il nostro tessuto umano, il tuo. Quando queste ci sono negate o vengono meno, inevitabilmente si sfilaccia l’esistenza e si soffre. Non è così?
Domani la grande famiglia Scuola aprirà la sua porta e finalmente potrai ripartire insieme ai tuoi compagni e compagne, ai tuoi docenti e personale scolastico, ma con tutti gli accorgimenti e le attenzioni del caso. Si perché il Covid, in modo drammatico, ci ha insegnato che il sano desiderio delle relazioni interpella la tua libertà, la mia e quella di tutti, che è costruttiva quando si esprime nella responsabilità.
Siamo affidati gli uni altri, non solo ora nel rispetto delle semplici regole sanitarie per il bene di tutti ma, onorando la tua intelligenza, soprattutto nell’impegno e nella passione che metterai nello studio per la tua formazione culturale in vista del compito che svolgerai dove ti troverai a vivere, spero qui nella tua terra. Non poche persone si affideranno alla tua competenza, alla tua cura e sensibilità e potrai gustare la gioia di essere stata/stato protagonista della costruzione di un mondo più bello, più giusto, più autentico, semplicemente umano.
Sogni questo?
Se è così, ti invito a coinvolgere in quest’aspirazione amici e amiche.
Insieme si cammina e si crea meglio.
Spero di incontrarti in compagnia dei tuoi compagni di scuola per avviare un cammino di conoscenza e intessere un dialogo di amicizia fondato sull’ascolto reciproco.
Salutami i tuoi famigliari, i docenti, i collaboratori scolastici, e anche i preti che insegnano nel tuo istituto.
Se ti fa piacere ti accompagno con la mia preghiera.
Buona ripresa e buon anno scolastico.
Abbi cura di te. Prenditi cura dei tuoi compagni e compagne.