Con un accurato restauro, da parte di Gianluca Nava, è tornato a mostrare le sue sei formelle con scene della vita della santa carmelitana, il portone di bronzo della Chiesa di Santa Teresa a Cosenza. L’opera realizzata nel 1978 dall’artista di Polistena Giuseppe Niglia (1934-2011) fu commissionata dal parroco del tempo, don Eugenio Romano (1908-2004), per solennizzare i 50 anni dall’inizio della costruzione della chiesa cosentina nella nascente “nuova Cosenza”. Fu scelto Niglia perché aveva già al suo attivo altre importantanti realizzazioni di portoni bronzei in Calabria (Vibo Valentia e Reggio Calabria) e fuori regione (Genazzano e Potenza).
L’attuale parroco don Dario De Paola, ha voluto inserire nel programma dell’annuale festa di Santa Teresa due conversazioni per far conoscere il valore artistico e la storia del portone. Nei giorni scorsi il restauratore Gianluca Nava ha illustrato il lavoro da lui compiuto per togliere le patine dall’opera, che mai era stato mai ripulito; alla serata è intervenuta con un suo intervento la vedova dell’artista, Iole Arcuri Niglia.
Mercoledì 29 settembre, alle ore 18.45, al termine della celebrazione della Messa, l’editore cosentino Demetrio Guzzardi, in una conversazione presenterà le storie della santa della “piccola via” raffigurate nel portone bronzeo.
Ultimo appuntamento venerdì 1 ottobre, dopo la Messa delle 18, celebrata dall’arcivescovo mons. Francesco Nolè, lo stesso presule benedirà il portone appena restaurato.
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