A urne chiuse e risultati ufficializzati, vanno in archivio le elezioni regionali 2021. La destra stravince, la sinistra fa i conti con le conseguenze infauste delle spaccature che corrono in lungo e largo nel territorio di sua pertinenza. L’analisi del voto, fermo restando l’alto numero di astensioni, lascia emergere tante verità accendendo i riflettori soprattutto sulle “fragilità” che portano sempre più spesso il Pd e le altre forze politiche orientate a sinistra a dividersi nei momenti cruciali. Il centrodestra guidato da Occhiuto vince col 54%; il centro-sinistra con Bruni + de Magistris+ Oliverio si ferma al 46%. A ranghi uniti, probabilmente, l’esito avrebbe potuto essere diverso. Si sarebbe potuto, comunque, giocare la partita. Sul piano locale la destra, complessivamente, non sfonda collocandosi alle spalle della sinistra con circa 180 voti di scarto. Non sembra aver motivo di esultare neppure l’amministrazione comunale che, stando a quanto annunciato dal sindaco Marasco, ha votato compatta Michele Comito. Il cardiologo vibonese, venuto personalmente a Nicotera, assieme al senatore Peppe Mangialavori, per sollecitare il consenso di amici e conoscenti, ha incamerato 293 preferenze in gran parte frutto del suo legame col territorio. Le previsioni si attestavano su ben altri livelli. Risultati positivi per Fratelli d’Italia e per un paio di liste di de Magistris al cui interno hanno ottenuto 217 preferenze Carla Piro e 156 il medico Aurora Corso. Non fanno salti di gioia i sostenitori della Lega ferma a duecento preferenze nè quelli del Pd che, con 144 preferenze, ottiene uno dei risultati più modesti della sua storia.
Manifesta piena soddisfazione il Psi che incamera 193 preferenze, mentre la sua candidata Mariella Calogero conquista oltre seicento preferenze sul territorio provinciale piazzandosi al terzo posto nella lista della circoscrizione centrale. Sull’esito della competizione elettorale si sofferma il segretario provinciale, nonchè dirigente nazionale del Psi, Gian Maria Lebrino. <Quando si hanno radici antiche e profonde – esordisce – prima o poi arriva il tempo della rinascita. Ed è quello che vogliamo realizzare come gruppo dirigente del Partito Socialista Italiano. Il ritorno del garofano nel simbolo del partito e sopratutto il ritorno delle liste socialiste in tutte le competizioni elettorali delle ultime tornate – prosegue – è il segno tangibile della volontà di chi non si arrende al decadimento del sistema politico italiano e sopratutto del bisogno che abbiamo in Italia e particolarmente in Calabria di un vero partito riformista che si occupi dei temi prioritari e che torni ad occupare gli spazi lasciati vacanti da troppi anni di approssimazione e mala gestione. Il Psi intende riprendere il cammino vicino ai lavoratori, ai bisognosi, agli ultimi. Per dare a questa Regione una visione e un progetto futuro. In questa tornata elettorale – aggiunge – abbiamo mosso il primo passo. La strada sarà lunga e in salita.Tuttavia a questo gruppo dirigente le sfide difficili piacciono. Intendo, infine, ringraziare di vero cuore i candidati e gli elettori. Nonostante la lunga assenza e le tante difficoltà incontrate nella costruzione della lista, il risultato, sopratutto nel collegio centrale e’ soddisfacente. In più territori si è andati oltre il la quota del 3,11 %. A San Nicola da Crissa il Psi, grazie al candidato Peppe Condello, si è attestato al 70%. Ci siamo e vogliamo da oggi in poi dimostrarlo con forza, passione, tenacia. La società civile ha bisogno del riformismo socialista. Grazie a tutti>.