“Ventinove misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali della ‘ndrangheta, e il sequestro di cinque aziende di trattamento rifiuti tra Calabria e Emilia Romagna. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti ed altri reati ambientali. In una discarica trovati veleni che superavano del 6.000% i limiti di legge”.
All’operazione, denominata “Mala pigna”, hanno partecipato anche i carabinieri forestali dei Reparti in Calabria, Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna, con il supporto dello squadrone eliportato “Cacciatori Calabria” e i militari dell’ottavo Nucleo Elicotteri Carabinieri di stanza a Vibo Valentia. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Vincenza Bellini su richiesta della Dda di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri.
Girolamo Guerrisi, Presidente della sezione “Ambiente, chimica ed energia” di Confindustria Rc, fa un plauso alle forze dell’ordine per il lavoro svolto. “Un plauso alla Dda e agli inquirenti della Procura di Reggio Calabria che hanno portato avanti le indagini. Come Confindustria, ci auspichiamo che la magistratura porti alla luce del sole tutte te falle di un sistema che non funziona e che ha evidenziato interessi illeciti e loschi traffici legati allo smaltimento dei rifiuti.
La criminalità organizzata -sottolinea Guerrisi- spesso prova ad infiltrarsi con proposte indecenti a costi bassissimi, i rifiuti come abbiamo purtroppo visto vanno a finire non dove dovrebbero ma diventano ‘merce di scambio’ sulla pelle dei cittadini, con salute pubblica che viene messa a serio rischio”.
Secondo il Presidente della sezione “Ambiente, chimica ed energia” di Confindustria Rc, la Calabria deve puntare con ancora più determinata sulla transizione ecologica, così come richiesto dalle linee guida dell’Unione Europea. “I dati in Italia relativi alla filiera della carta e del cartone hanno visto il raggiungimento con 15 anni di anticipo quelli che erano gli obiettivi imposti dall’Ue, è un traguardo importante che deve spingerci con ancora più slancio in questa direzione.
La crisi climatica impone al nostro paese di avviare al più presto una transizione ecologica che sia rispettosa dei dettami europei e che punti a migliorare in modo sensibile la salute del pianeta. La Calabria in questa missione deve recitare la propria parte e mostrarsi pronta a sfide che non sono più rinviabili”, conclude Guerrisi.
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