Dopo l’iniziativa per la “Giornata della Memoria”, l’ANPI reggina prosegue la propria consueta attività di memoria attiva.
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia dà vita ad un nuovo evento dopo la videolezione del professore Pasquale Amato sul tema de “La Shoah tra memoria e attualità”, una riflessione tra passato, presente e futuro, riprendendo le parole dello stesso storico, sulla “più sofisticata strategia di annientamento dell’uomo sull’uomo mai perpetrata, un’azione aberrante che aveva dei precedenti e la pericolosa tendenza a ripetersi in forme differenti ovunque si creino le condizioni” e sulla “radice profonda che risiede nella malapianta di un razzismo presente dalla notte dei tempi nella storia dell’umanità, da estirpare affinchè non continui più ad avvelenare il mondo”. Un intervento, quello di Amato, utile a riprendere storicamente l’aberrazione razziale del nazifascismo e a collegarla a fenomeni come, a esempio, le violenze contro i migranti al confine polacco-bielorusso.
Infatti, proseguendo la sinergia fra l’ANPI reggina e lo “Spazio Open” nella presentazione di volumi, verrà nuovamente illustrato, giorno 5 febbraio 2022 ore 17,30, il libro “Storia della Calabria partigiana” di Pino Ippolito Armino. Un testo significativo, quello di Armino, considerato che, attraverso la raccolta di storie di antifascisti della prima ora, di militari che vollero restare fedeli al loro giuramento, di lavoratori emigrati e pronti a intervenire in armi, in modo per nulla retorico e scontato, si inserisce nel recente riconoscimento del contributo del Mezzogiorno nella guerra di Liberazione che oppose i partigiani della causa italiana alla tirannia nazifascista, rovesciamento dell’opinione che vorrebbe ridurre i partigiani meridionali a militari intrappolati a Nord dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943.