Il più grande progetto dell’UNITALSI è il Pellegrinaggio, che oggi sempre di più è esperienza di condivisione, di fede e di crescita, insostituibile e primaria vocazione dell’Associazione, indicata come “via della nuova evangelizzazione”, come “via da valorizzare per aiutare l’uomo contemporaneo, specie il malato, non solo quello del corpo, a rientrare in se stesso, a riflettere sul proprio destino, ad accostarsi a Dio, mediante la mediazione di Cristo e l’intercessione della Vergine Maria e dei Santi” ( come afferma S.E. Mons. Mariano De Nicolò).
Attraverso i pellegrinaggi unitalsiani si scopre il senso profondo dell’appartenenza: sentire di appartenere a Qualcuno e farlo insieme a chi soffre, a chi ha il desiderio di cambiare la propria vita, a chi vuole rendersi disponibile per un’esperienza di condivisione, a chi è alla ricerca.
I Santuari sono il luogo in cui questo camminare insieme si fa stupore e concretezza, tenerezza e fatica, domanda di senso e risposta provocatoria, abbandono e sollecitazione, vertigine e tranquillità, dolore e felicità.
In questi nostri tempi difficili si ha il bisogno di sorreggersi a vicenda e il pellegrinaggio unitalsiano è davvero esperienza di comunione con chi soffre
L’ Unitalsi, grazie alle sue 19 sezioni e oltre 250 sottosezioni distribuite in tutta Italia, riesce ad essere concretamente presente al fianco di chi ha bisogno.
Ebbene il 15 ottobre si è tenuta a in un noto locale di Palmi una cena conviviale con tutta la sottosezione di Palmi: pellegrini e direttivo al ritorno del pellegrinaggio svolto a Lourdes ,proprio nel segno dei valori dell’Unitalsi.
Presenti: la presidente Cettina Driacchio il vice Rocco Papasergi la segreteria Teresa Galasso, i consiglieri ed il padre spirituale Don Giovanni Battista Tiellici .
Un momento importante, nell’attesa della prossima partenza con l’amore e la dedizione di sempre.