Badolato borgo, sulla costa jonica della provincia di Catanzaro (nella Calabria più antica, solare, bella e struggente), alle ore 18.30 dell’imminente 2 aprile 2023 (domenica delle Palme) vivrà un alto e suggestivo evento di religiosità e di teatro sacro con la “Passione di Cristo secondo Pietro” su testi del noto scrittore e polemista prof. Ulderico Nisticò di Soverato (CZ) e con la regia di Franco Procopio.
Già definito “paese presepe” (in senso natalizio) Badolato vivrà il suo complesso e articolato “presepe pasquale” con una Settimana Santa tra le più ricche d’Italia nelle sue quotidiane manifestazioni che culminano nel Sabato Santo con la Via Crucis più lunga del mondo (circa 12 km nel percorso misto urbano e rurale, durata 9 ore circa, dalle 13 alle 22) e con la “Confronta” di Pasqua allo scoccare del mezzogiorno. Molti decenni fa, così come in qualche altro paese calabro, aveva luogo pure “A pigghjata” ovvero la “La cattura” per fare rivivere i drammatici momenti del tradimento di Giuda e delle conseguenti tribolazioni di Gesù nel suo essere flagellato e portato davanti ai sommi Sacerdoti e al governatore romano Pilato. Tutto era preparato ed eseguito esclusivamente da badolatesi devoti alle tradizioni del borgo antico.
Adesso le cose sono leggermente cambiate, pure a motivo del successo che Badolato sta avendo dopo il clamore suscitato dal 1986 in poi, prima con il “paese in vendita”, poi con “l’accoglienza ai profughi curdi della nave Ararat” e ancora con l’essere appena entrato tra i borghi più belli d’Italia. Infatti, come “paese degli artisti” trova interesse pure in personaggi esterni che intendono inserirsi come protagonisti nelle tradizioni secolari di questa antica comunità che dal suo mondo chiuso si apre all’universo infinito. E’ pure questo il segno dei tempi che cambiano. E il borgo si presta bene ad ogni utile innovazione.
Così, lo scrittore ed ex docente Ulderico Nisticò di Soverato (CZ) ha trovato nell’Associazione Culturale Prof. Antonio Gesualdo Storico di Badolato, presieduta dall’insegnante Anna Maria Laganà, la possibilità di far rappresentare il suo testo teatrale “Passione di Cristo secondo Pietro”. Nell’organizzazione e nella realizzazione di quest’impegnativa avventura socio-culturale non troviamo soltanto badolatesi ma anche persone e personaggi, tra le centinaia, esterni. Novità assoluta ma buona per tutti, in particolare per Badolato e dintorni. E questo è il primo dato da evidenziare. Badolato è sempre stato riferimento zonale.
Altro dato significativo è che tale rappresentazione teatrale avviene dopo oltre due anni di fermo per la pandemia del Covid 19. Badolato ha avuto sempre, a differenza dei paesi vicini, numerose e maggiori occasioni di grande e ricercata aggregazione sociale ed è quindi una comunità che ha sofferto davvero tanto e di più per le restrizioni sanitarie. Adesso però ha modo di esprimersi al meglio, arricchendo enormemente la già maestosa Settimana Santa badolatese con questo evento teatrale e religioso.
L’autore ed il regista, Antonio Laganà (nel ruolo di Gesù), Vanessa Russo (nelle vesti della Madonna), le centinaia di attori e comparse, di tecnici e altre maestranze aspettano che il luogo dove avverrà la rap-presentazione sia ricolmo di pubblico attento e devoto (trattandosi pure di un evento attinente al sacro). L’auspicio dell’Università delle Generazioni è che possibilmente tale speciale allestimento teatrale venga sempre ripetuto (magari con testi di altri Autori) nel tardo pomeriggio di ogni domenica delle Palme in quel suggestivo borgo-presepe di Badolato che richiama angoli di Palestina di due millenni fa.