La nicoterese Chiara Artale ricercatrice al Gaslini di Genova La nicoterese Chiara Artale ricercatrice al Gaslini di Genova

La nicoterese Chiara Artale ricercatrice al Gaslini di Genova

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25 anni, dall’età di 13 a Pavia insieme alla propria famiglia e con una grande passione, la genetica.

La nicoterese Chiara Artale, dopo la laurea triennale in Biotecnologie e magistrale in Molecular biology and Genetic (in lingua inglese, lezioni, esami, presentazioni e discussione di laurea) presso l’Università di Pavia e dopo essere stata premiata come una delle eccellenze dell’ateneo (laurea con 110 e lode) durante la Giornata del laureato, alla presenza del Magnifico Rettore Svelto e di Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di Sanità, è risultata vincitrice di una borsa di studio presso l’Istituto Gaslini di Genova dove svolgerà la sua nuova attività di ricercatrice per un progetto finanziato da Telethon, che avrà come scopo l’investigazione di un particolare microRna all’interno della patologia artrite idiopatica giovanile la cui causa è a oggi sconosciuta, che interferisce gravemente con lo sviluppo e la crescita normale di bambini affetti e ne mina la qualità della vita.

Istituto “Gaslini”

Già questo un grande successo, considerando i tanti giovani ricercatori che vanno via dall’Italia che ormai, da tempo, non investe più in loro.

“Anch’io noto la differenza con altri Paesi – afferma Chiara. I giovani italiani sono molto validi come ricercatori, soprattutto perché l’Italia forma benissimo elementi che, però, poi non riesce a trattenere. Avendo frequentato un corso di laurea internazionale, ho avuto tantissimi colleghi provenienti da varie parti del mondo. Loro si formano da noi, ma poi qui non trovano il lavoro e ritornano nei loro Paesi con una formazione eccellente, oppure migrano in altri Stati”.

L’Artale, durante la magistrale ha svolto l’internato di tesi sperimentale nel “Growth Factor Group“, un laboratorio afferente al dipartimento di Medicina molecolare, divisione di Immunologia e Patologia Generale. Durante questa esperienza, parallelamente a lezioni e esami, ha portato avanti il lavoro di ricerca che ha avuto come esito la creazione di una variante proteica di un potente agonista del recettore Met. La sua variante, oggi oggetto di brevetto insieme all’agonista presso la casa farmaceutica Boehringer Ingelheim, è stata importante per dimostrare la stechiometria di interazione tra il recettore Met e l’agonista. Il recettore e il suo ligando naturale sono coinvolti sia in processi fisiologici (riparazione delle ferite) che patologici (metastatizzazione dei tumori solidi).

“Scegliendo il Gaslini – dichiara – ho scelto più con il cuore che con la testa in quanto l’altra offerta, Nizza, mi offriva molto di più anche in termini economici. Ma mi sono chiesta dove potevo essere più utile e ho scelto la ricerca”. Durante gli anni universitari, Chiara ha avuto modo, altresì, di svolgere anche il ruolo di tutor, vincendo dei bandi, come quello di biologia della cellula vegetale. In particolare, ad aprile, è stata tutor per la facoltà di Medicina in inglese per l’insegnamento di General Pathology. Si è occupata, inoltre, delle esperienze laboratoriali dei giovani studenti di medicina.

“Questi risultati – afferma – sono frutto di grandi sacrifici, la gente vede solo il risultato, ma è molto difficile quantificare lo sforzo che c’è dietro determinati traguardi”. Adesso Chiara appassionata di spazio, il suo sogno è incontrare il comandante Cristoforetti, e amante dei viaggi, intraprenderà il percorso più importante della sua vita con un unico scopo, individuare e curare le malattie dei più piccoli per aiutarli a vivere.

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