Un’istanza a firma del gruppo consiliare di opposizione, Biagio Zappia, Valerio Mangialardo e Francesco Messina, è stata inviata al Ministero dell’Interno, alla Prefettura di Vibo Valentia e al segretario comunale relativamente al “mancato rispetto” della legge sulla parità di genere.
I consiglieri di minoranza contestano l’inosservanza della Legge e dello Statuto comunale che assicura condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e promuove la presenza di entrambi i sessi negli Organi collegiali del Comune. “Non sussiste – affermano – nessuna impossibilità di assicurare nella composizione della Giunta comunale la presenza dei due generi poiché nella maggioranza è presente un consigliere comunale di sesso femminile ed inoltre nello Statuto è previsto l’incarico assessoriale ad un soggetto esterno”.
Con Decreto numero 6 di giugno il sindaco Peppe Dato ha nominato, infatti, assessore comunale e vice sindaco il consigliere Salvatore Burzì che, tra l’altro, vive fuori per lavoro non considerando l’unica donna presente in consiglio, Domenica Ventrice. “Non possiamo accettare la continua violazione delle leggi – dichiarano i consiglieri – e non accettiamo più questo atteggiamento che sembra giusto nel parlare o nell’adozione degli atti, ma che si rivela poi in modo ben diverso, mostrando un’evidente dissonanza fra il dire e il fare tipica di chi predica bene e razzola male. Le scelte e gli atti adottati in difformità della norma risultano inoltre carenti di giudizio tenuto conto che il nuovo vice sindaco Burzì si è trasferito in altra nazione per ragioni di lavoro”. Era prevista, altresì, una manifestazione di interesse per reclutare un componente di sesso femminile dall’esterno per legittimare la Giunta, “ma neanche questo è stato fatto – affermano i consiglieri –. Chiediamo, quindi, nel rispetto del principio di legalità che rappresenta la massima garanzia di libertà, un’azione propulsiva del prefetto e il tempestivo richiamo della norma che regola la materia”.