Il 26 ottobre i tre consiglieri comunali di minoranza della Lega, Antonio Macrì, Carmelo Staropoli e Andrea Albanese, hanno formulato una loro proposta in merito al rischio dimensionamento scolastico che vede Nicotera nella possibilità di subire tagli e perdita di sede scolastica. La proposta è indirizzata ai sindaci di Nicotera, Limbadi e Joppolo, al Presidente della Provincia di Vibo Valentia e alla Dirigente dell’omnicomprensivo di Nicotera dott.ssa Marisa Piro.
I tre consiglieri della Lega scrivono <In merito al tema del dimensionamento scolastico, desideriamo presentare una proposta a nome del gruppo consiliare della LEGA SALVINI PREMIER, basata sulle informazioni ricevute da esperti del settore istruzione. È noto che l’attuale proposta presentata alla Provincia, frutto del confronto tra i Sindaci dei Comuni di Limbadi, Nicotera, Joppolo e la dirigente Dott.ssa Maria Piro insieme ai rappresentanti dei genitori e al corpo docente, punta sull’assorbimento nell’Istituto Omnicomprensivo “Bruno Vinci” dell’Istituto Comprensivo “A. Pagano,” andando contro le previsioni di legge che escludono l’integrazione (rimpolpamento) degli istituti Omnicomprensivi. È nostro convincimento che tale proposta sia destinata a essere bocciata al momento della valutazione da parte della Regione, con la conseguente restituzione della decisione alla Provincia di Vibo Valentia e la possibilità di elaborare una soluzione alternativa.
Persistere in una richiesta che va contro le previsioni di legge, per quanto sostenuta da diverse parti interessate, mette a rischio il futuro dell’intero territorio. Questa fase di confronto e concerto tra Comuni, scuola e Provincia è stata prevista dalla normativa proprio per consentire ai livelli di governo più vicini ai cittadini, consapevoli delle specificità delle comunità e dei territori, di presentare proposte che tengano conto di queste ultime, nel rispetto del quadro normativo. Invece, stiamo perdendo un’opportunità importante per Nicotera di partecipare in modo costruttivo al confronto interprovinciale. Proporre un appello appassionato, seppur condiviso, che contravviene alle previsioni di legge, è, in sostanza, un’azione infruttuosa fin dall’inizio.>
Proseguono entrando nel merito della loro proposta <Il nostro Gruppo Lega si è impegnato a richiedere un parere tecnico che ci ha portato a proporre tre linee alternative di azione:
Linea 1: Accorpamento dell’Istituto Omnicomprensivo “Bruno Vinci” all’Istituto Comprensivo “A. Pagano,” con il distacco delle scuole secondarie di secondo grado, che verrebbero accorpate a un altro istituto nei comuni più vicini. Questa scelta preserverebbe l’autonomia dell’Istituto Comprensivo “A. Pagano.”
Linea 2: Mantenimento dell’autonomia dell’Omnicomprensivo “Bruno Vinci” e richiesta di deroghe per il Comprensivo “A.Pagano,” basata sulle condizioni specificate nel DGR 336/2023 e sul mancato raggiungimento del numero minimo di alunni, previa concertazione con la provincia. Ciò comporterebbe, infatti, due autonomie a Nicotera su un totale di 21 provinciali.
Linea 3: Mantenimento dell’autonomia dell’Omnicomprensivo “Bruno Vinci” e individuazione di una scuola nei comuni limitrofi (ad esempio San Calogero, che conta solo 115 alunni iscritti e che fa attualmente parte del Comprensivo di Rombiolo, il quale conta 812 alunni). Questo approccio eviterebbe la necessità di chiedere deroghe ma richiederebbe la concertazione con la provincia, visto che comporterebbe, come per la Linea 2, le due autonomie a Nicotera su un totale di 21 provinciali.
Tutte e tre queste linee d’azione risultano valide, in quanto sfruttano deroghe previste dalla Delibera di Giunta Regionale n. 336/2023 della Regione Calabria. Inoltre, il DGR 336/2023 stabilisce condizioni speciali per territori svantaggiati a causa di potenziali scioglimenti dei comuni per motivi legati alla criminalità organizzata, posizioni geografiche sfavorevoli e rischi socio-culturali.>
Tengono a precisare che <Un altro aspetto rilevante da considerare è la prospettiva a lungo termine: la visione a lungo termine per il futuro dei nostri istituti scolastici dovrebbe mirare all’espansione dell’offerta formativa, con conseguente aumento dell’utenza servita. Ad esempio, potrebbero essere attivati dei corsi serali presso l’Istituto Comprensivo, come previsto nella stessa delibera. Questo consentirebbe di creare un polo culturale solido, coerente non solo con la normativa attuale e la volontà del legislatore, ma soprattutto rispondente alle reali esigenze della nostra comunità, la quale attualmente subisce una significativa mobilità degli studenti verso altre località, con il conseguente aggravio di costi per le famiglie e i sacrifici degli studenti che spesso rinunciano alle attività extrascolastiche.>
Verso le conclusioni affermano i tre consiglieri <Inoltre, la tradizione scolastica nicoterese è storicamente riconosciuta per la sua capacità di rafforzare il tessuto sociale della comunità, rappresentando un valore aggiunto per Nicotera. La posizione geografica del comune, situato nella periferia estrema e confinante con un’altra provincia, la città di Vibo Valentia, dovrebbe senz’altro essere presa in seria considerazione.
In conclusione, abbiamo la possibilità di scegliere tra più soluzioni, tutte soggette a concertazione con le autorità provinciali. È essenziale che valutiamo attentamente queste opzioni al fine di garantire un futuro migliore per l’istruzione nella nostra comunità. La decisione finale dovrebbe essere assolutamente concertata e basata su un’approfondita analisi delle condizioni locali e delle opportunità offerte dalle normative regionali.>