Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito d’urgenza l’8 dicembre scorso per discutere della catastrofica situazione di Gaza, facendo seguito alla lettera urgente del Segretario Generale António Guterres, mirata a sollecitare l’adozione di misure efficaci per l’adozione di un ulteriore e duraturo “cessate il fuoco” umanitario. Una tregua necessaria e urgente per impedire, da un lato, una catastrofe umanitaria che è sotto gli occhi del mondo intero e, dall’altro, per riprendere le trattative per la liberazione di tutti gli ostaggi e per l’accesso della popolazione civile agli aiuti della comunità internazionale.
L’appello del Segretario Generale António Guterres, che fa riferimento all’articolo 99 dello Statuto dell’ONU, è stato accolto e condiviso non solo dalla maggior parte degli Stati Membri, ma anche dalla maggioranza delle nazioni rappresentate nel Consiglio di Sicurezza. La volontà della maggioranza degli Stati non è ancora una volta sufficiente a consentire all’ONU di raggiungere gli scopi per cui è stata fondata, a causa del Regolamento che consente ad una sola Nazione, membro permanente del Consiglio di Sicurezza, di bloccare qualsiasi risoluzione facendo ricorso al diritto di veto.
Nel denunciare la grave responsabilità assunta, ancora una volta, dagli Stati Uniti, AMPA venticinqueaprile ribadisce la necessità e l’urgenza di una radicale e democratica riforma dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza, obiettivo di un preciso ordine del giorno approvato in occasione della prima sessione del Congresso di fondazione dell’Associazione.