Vanno avanti le celebrazioni per i 200 anni della nascita dell’arcivescovo, che insieme a don Carlo De Cardona, promossero nel cosentino,l’apostolato sociale, voluto dall’enciclica Rerum novarum di papa Leone XIII.
Sarà un’intensa giornata, quella di venerdì 9 febbraio 2024 per mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, che verrà a Cosenza per ricordare l’opera di mons. Camillo Sorgente, il sacerdote salernitano che nel 1874 fu promosso alla sede arcivescovile di Cosenza.
Da qualche tempo i responsabili dell’Universitas Vivariensis di Cosenza e del Centro studi calabrese “Cattolici Socialità Politica”, stanno portando avanti il progetto “Comunità della memoria”, affinché non vengano dimenticate le personalità più significative del Movimento cattolico calabrese.
L’iniziativa – che intende ricordare la straordinaria figura di mons. Camillo Sorgente – si svolge sotto il patrocinio della Federazione Banche di comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria e della BCC Mediocrati.
Nella scorsa settimana, sabato 27 gennaio 2024, un gruppo di cosentini e una delegazione dei Giovani soci della BCC Mediocrati, hanno fatto visita alla Cattedrale di Salerno e sono stati calorosamente accolti da mons. Andrea Bellandi, che a conclusione della giornata ha celebrato una Messa in suffragio di mons. Camillo Sorgente definito «angelo di carità e padre dei poveri».
La storia è ormai nota, nel 1885, nel corso dei lavori di restauro del duomo cosentino, che mons. Sorgente riportò allo stile cistercense, vennero tolte tutte le opere barocche: l’altare fu mandato alla parrocchia di San Pietro in Guarano, mentre il trono, che poteva stare solo in una Cattedrale, fu donato al vescovo di Salerno mons. Valerio Laspro, che nel 1900 festeggiava il suo giubileo sacerdotale .
Mons. Bellandi, con una delegazione di Salerno, arriverà a mezzogiorno a San Pietro in Guarano, e verrà accolto sul sagrato della Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme, dal parroco don Franco Cozza e dal presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino. L’occasione sarà utile per vedere l’altare barocco (1759), custodito nella chiesa, che proviene anch’esso dal duomo cosentino.
Nel pomeriggio una breve sosta a Colle Mussano, per una preghiera di suffragio, nella cappella del cimitero cosentino, dove riposano le spoglie di mons. Sorgente. Dalle 16 in poi, visita alla Cattedrale e al Museo diocesano per “scoprire” i tanti oggetti liturgici utilizzati da mons. Sorgente durante il suo lungo episcopato cosentino (37 anni). Alle 18 mons. Bellandi, celebrerà la Messa, inserita nel novenario della festa patronale della Madonna del Pilerio, e nel corso della sua omelia ricorderà mons. Sorgente.