Si è svolto a Gioia Tauro il secondo appuntamento di Arte in Banca. Nel segno del mito, fortemente voluto dai Consulenti Finanziari Banca Mediolanum.
Protagonista Maurizio Carnevali Pittore, Scultore e Calcografo.
L’artista Cosimo Allera, coordinatore artistico dell’evento, dopo aver dato il benvenuto ai presenti, si è subito soffermato sull’importanza dell’evento promosso da Cristina Petea, Giuseppe Arena e i collaboratori della Banca Mediolanum.
Un secondo appuntamento particolarmente importante, grazie alla presenza di una delle massime espressioni dell’arte : Maurizio Carnevali.
Allera ha affermato: “Tutti noi dobbiamo iniziare a pensare che i grandi artisti sono in mezzo a noi, e non dobbiamo cercarli fuori. Il maestro con la sua arte, ci rende orgogliosi di essere calabresi.
Questo è davvero un momento di espressione artistica di alto livello”.
Subito dopo Cristina Petea ha affermato:
” Vogliamo fortemente continuare nel nostro percorso, grazie anche al supporto di Cosimo Allera, nostro direttore artistico.
Le mani di Maurizio sono straordinarie, possiedono un dono celeste e le sue opere sono magnifiche.
Mediolanum è una banca diversa, la sua mission è dare valore al territorio”.
A seguire il critico d’arte e giornalista Giuseppe Livoti, ha presentato l’artista Carnevali.
Il prof. Livoti ha sottolineato : ”questo spazio è diventato la casa degli artisti, che hanno tanto da raccontare e ci fanno riflettere sul valore dell’arte e della bellezza”.
Continuando il prof. Livoti ha aggiunto:” E’ un onore per me presentare Maurizio Carnevale, che io considero un Ulisse moderno. Il suo percorso parte dagli anni 70, quando da Villa San Giovanni si trasferisce a Parigi dove inizia a respirare l’arte, lavorando e investendo in cultura.
A Parigi rimane affascinato da Toulouse-Lautrec, da Pablo Picaso e da Van Gogh.
In seguito frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e segue a distanza Francesco Messina e anche Renato Guttuso.
Carnevali è un insieme di tante visioni e tanti sono i suoi filoni, come l’arte sacra e il mito.
Le sue opere identificano le visioni mitiche. E’ un moderno che parla al contemporaneo, annulla determinati elementi a vantaggio della figura.
Attraverso le sue opere, Carnevali comunica diversi messaggi”.
Il prof. Livoti ha ricordato alcune opere dell’artista, come l’altare maggiore della Cattedrale di Squillace; San Rocco a Palmi, dove è rappresentato il divino nell’umano e Federico II a Nicastro”.
Infine il prof. Livoti ha concluso: ”Nella sua vita di artista Carnevale potrà identificare nel tempo quella Calabria che vive nella fede, nel mito e nella storia”.
Maurizio Carnevali con la delicatezza e la raffinatezza che contraddistingue un grande uomo, dopo aver ringraziato i responsabili della Banca Mediolanum per la sensibilità dimostrata verso l’arte, il prof. Livoti e lo scultore Allera; si è soffermato sui miti, ricordando Oreste legato a Gioia Tauro, Ulisse e Nausicaa, ricordando che alcuni studiosi identificano in Tiriolo la terra dei Feaci.
Infine l’artista ha concluso affermando: ”l’arte è un filo rosso che continua nel tempo”.