Siamo da tempo in piena campagna elettorale per le Elezioni Europee del prossimo giugno e la maggioranza di governo decide di stravolgere le regole della “par-condicio”, introducendo nuove norme che consentono “ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio”.
Non solo. In contemporanea la maggioranza di governo attacca la libertà di stampa, prevedendo le manette per i giornalisti imputati di diffamazione e moltiplicando le querele contro chi esprime severi giudizi, manifestando il proprio libero pensiero, contro rappresentanti politici e delle Istituzioni (vedi il caso di Luciano Canfora, querelato dalla Presidente del Consiglio).
Pubblichiamo di seguito i recenti comunicati dell’USIGRAI, apprezzati e condivisi da AMPA venticinqueaprile.
USIGRAI 12 aprile 2024
“La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode) verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale”
USIGRAI 12 aprile 2024
“Ancora un attacco alla libertà di stampa. Stavolta il partito della presidente Giorgia Meloni dopo la par condicio à la carte, fa un altro passo verso paesi come Russia, Cina, Bielorussia o Iran: i giornalisti rischiano fino a 4 anni e mezzo di carcere. È quanto prevede uno degli emendamenti al ddl sulla diffamazione presentati dal relatore Gianni Berrino, esponente di Fratelli d’Italia. L’esecutivo Usigrai si unisce alla condanna espressa già dal presidente dell’ordine dei giornalisti Carlo Bartoli e dalla segretaria della FNSI Alessandra Costante. Siamo di fronte a un fatto gravissimo. Lo è ancora di più se si pensa che l’emendamento arriva dal partito della presidente del Consiglio, visto che la Corte Costituzionale si è espressa chiaramente contro il carcere per i giornalisti e il nostro paese è stato richiamato dalla corte europea dei diritti dell’uomo e dalle istituzioni”.
AMPA venticinqueaprile
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