Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. E’ un adagio che calza a pennello tra il candidato Carmine Zappia e il sindaco uscente Giuseppe Marasco. Per quest’ultimo, da parte delle opposizioni, in più occasioni è stato verbalizzato nei Consigli comunali venendo additato come sindaco a capo di una maggioranza antidemocratica. Zappia, ieri, scimmiottando in maniera antidemocratica scriveva sui social frasi liquide, scagliandosi contro il nostro giornale MediteraneiNews.
Ha scritto un post che è segno di una forte caduta di stile. E’ stato partorito sicuramente dall’ingenuità e dall’inesperienza di Zappia che si è candidato alle comunali iniziando a testa bassa, procedendo come un elefante tra i cristalli di una gioielleria. Conoscendo il personaggio immaginiamo che quanto ha postato sui social lo ha fatto in un impulso sconsiderato, rispondendo in maniera colorita ad un nostro articolo che lo rappresentava nella sua qualità di personaggio noto alle cronache nazionali, ma candidato come capolista e, quindi, maggiormente protagonista nella lista denominata, ancora questa volta dopo cinque anni di gestione fallimentare, “Rinascita nicoterese” che ha lasciato i cittadini per mesi senza acqua e che sversa illegittimamente la fogna comunale nei fossi e nel mare.
Zappia ha postato un commento sotto il nostro articolo scrivendo, in stretto dialetto calabrese, una frase volgare che così recita: “Raspati cu na pittara spinusa”. Tradotto in italiano “Strofinati con una foglia di fico d’india spinosa”. L’articolo non gli sarà piaciuto. Uno sgarbo alla stampa e al giornalismo, quelli che da anni lo sostengono contro gli attacchi, anche contro quelli che lo aggredivano sui social. Una caduta di stile che la dice lunga sull’approccio di questa sua nuova avventura politica e amministrativa.
Nell’articolo di ieri avevamo scritto <Questa candidatura, giocoforza, diventa il centro di attenzione per via dello stridente contrasto nel partecipare ad una lista con tutti gli uscenti amministratori che si ricandidano, nonostante sia in atto presso il Consiglio dei ministri, una valutazione per lo sciogliemmo del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.> Ci preme informare il collaboratore di giustizia, nonché candidato al Comune, che aldilà del rispetto che deve avere verso i giornalisti e la stampa, deve comprendere che chi si espone partecipando alla Cosa pubblica, deve avere la maturità di capire che si entra nei riflettori dei fatti di cronaca locale, quelli che i giornalisti e i giornali devono scrivere, raccontare e seguire, mettendo anche e soprattutto alla luce tutte quelle contraddizioni che i cittadini e i lettori si pongono.
In democrazia, ci sta la libertà di stampa controbilanciata dalla possibilità di chiedere la replica, se un articolo non piace. Gli sfoghi scomposti fanno parte di questa società liquida che poi nulla di buono riesce ad esprimere in liste raffazzonate e incomplete con soli 9 candidati. Noi non sosteniamo, come scritto sui social, che la candidatura di Zappia sia la “foglia di fico” della lista del sindaco screditato Giuseppe Marasco, ma crediamo nella sincera ingenuità di Zappia.
Nel pomeriggio di oggi, guarda caso, a conferma delle nostre perfette asserzioni e intuizioni giornalistiche, il candidato al Comune e Collaboratore di giustizia, Carmine Zappia, è stato intervistato dal collega giornalista Nicola Lopreiato, direttore responsabile di “Noidicalabria” il quale, lo ha incalzato chiedendogli come mai ha aderito in una lista con il sindaco uscente che ha commesso una illegittimità, ricevendo una ordinanza di demolizione per un abuso edilizio nella propria abitazione? Risponde Zappia, in maniera disarmante: <Non so cosa ha fatto di abuso edilizio, non sono entrato nel merito>. Continua Lopreiato dicendogli che ci sta una Commissione di accesso che ha concluso il suo operato che potrebbe sciogliere il Comune per la quarta volta per mafia, ricevendo l’incredibile risposta di Zappia incentrata sul presupposto che se si sono ricandidati vuol dire che hanno tutto a posto: <Non so di preciso cosa ha trovato la Commissione di accesso…so che di solito le commissioni di accesso lavorano molto bene>. Conclude Lopreiato chiedendogli, se il Consiglio comunale dovesse essere sciolto per la quarta volta sarebbe un record assoluto, lei ci mette la faccia, non crede che la figura di Carmine Zappia potrebbe essere macchiata? Risponde Zappia: <No, non penso, proprio di no… se viene sciolto ce ne andiamo a casa.>
Era diffusa tra la gente l’ingenua convinzione che la candidatura di Zappia volesse significare che fosse stato privilegiatamente informato del fatto che il Comune non viene sciolto. Dopo questa intervista il dubbio è stato fugato. Si attende lo scioglimento.
Intervista di Nicola Lopreiato a Carmine Zappia.
https://www.youtube.com/watch?v=IAV63DVr0vE
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