LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI, AI PARTITI POLITICI, AI SINDACATI, ALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER RIVENDICARE IL COMPLETAMENTO E LA MESSA IN ESERCIZIO DELLA “DIGA DELLA VERGOGNA POLITICA”

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La drammatica crisi idrica, che si sta profilando sempre più grave, ci sta imponendo un prezzo pesantissimo in termini di generale sottosviluppo, depotenziamento dell’agricoltura, emigrazione forzata delle nostre risorse umane, abbandono delle zone interne e mancato sviluppo industriale e turistico. Questo stato di cose ha ormai raggiunto l’apice dell’umana sopportazione!

Per questi motivi, da anni rivendichiamo, inascoltati, l’attivazione della diga sul Metramo nei comuni di Galatro e S. Pietro di Caridà (RC).

La diga, realizzata 35 anni fa, completata e collaudata 13 anni fa, non è mai stata attivata! Con i suoi circa trenta milioni di metri cubi d’acqua, sarebbe risolutiva per i problemi idrici e non solo di tutta la città della Piana. Non si riesce a comprendere come mai un’opera di così alta valenza strategica per lo sviluppo della Calabria non venga completata e utilizzata. Al contrario, si assiste a un’inerzia ingiustificabile, come se tale opera fosse totalmente caduta in un colpevole dimenticatoio.

La nostra coscienza si indigna di fronte a questo inconcepibile stato di cose che ci penalizza sotto ogni punto di vista. Abbiamo perso opportunità preziose in 30 anni a causa del mancato utilizzo di questa eccezionale infrastruttura. Inoltre, la nostra agricoltura soffre in modo insostenibile e umiliante: per la carenza di acqua, gli agricoltori sono costretti a pompare, a caro prezzo, acqua nei loro campi sempre più in profondità, ormai pescando solo acqua salmastra che sta bruciando agrumeti, frutteti, ortaggi e fiori.

Tutto ciò accelera anche l’abbandono delle nostre zone interne, affossa il timido turismo ecologico-culturale che lentamente si stava sviluppando, soffoca le poche attività produttive esistenti, impedisce l’insediamento di nuove attività e provoca la chiusura di attività commerciali e dei servizi più importanti.

Il risultato? La Calabria si è trasformata in un enorme ospizio per deboli e anziani, in una regione sfiduciata, depressa e per certi versi rabbiosa, senza che la classe politica e le istituzioni dimostrino un minimo di sensibilità o facciano qualcosa per invertire questa drammatica situazione di sottosviluppo.

Vogliamo capire, e ne abbiamo il diritto, quali siano le cause e gli ostacoli che impediscono la messa in esercizio di questa infrastruttura. Vogliamo conoscere i soggetti politici e burocratici responsabili della sua attivazione, sapere se è stato fatto tutto il possibile per superare questa paralisi, se sono state attivate le risorse del PNRR o altre fonti di finanziamento per completare le opere necessarie, e conoscere i tempi, che vogliamo brevissimi, previsti per la sua attivazione.

Vi chiediamo di adottare “rapidamente” ogni idonea soluzione per utilizzare l’acqua della diga sul Metramo: completare la galleria di adduzione (spendendo i 26,5 milioni di euro disponibili da oltre un decennio); progettare, finanziare e realizzare la rete di distribuzione delle acque per irrigare almeno 20.000 ettari di terreni agricoli; fornire acqua potabile ai 33 centri abitati della Città della Piana e alle attività produttive; finanziare e realizzare il progettato impianto antincendio sulle colline delle Serre e dell’Aspromonte (per eliminare il ricorrente fenomeno degli incendi estivi che distruggono i nostri boschi); realizzare le due centrali idroelettriche a valle della diga, previste da anni, per la produzione di energia rinnovabile e prevedere, progettare e realizzare nell’area portuale di Gioia Tauro un impianto per la produzione di idrogeno, utilizzando l’acqua della diga, entrambe risorse ecosostenibili e strategiche per rilanciare le attività produttive, il porto e per creare la Città della Piana.

Il territorio non ha più tempo da perdere: istituzioni, classe politica, sindacati e associazioni di categoria dimostrino finalmente di essere tali! Non girino i pollici a vuoto sulle sorti della Calabria, continuando a mantenere sempre il piede sul freno e mai sull’acceleratore, discutendo di argomenti che solo apparentemente hanno a cuore il nostro sviluppo, ma che nel concreto, come dimostrano i fatti, servono solamente a mantenere uno status quo di inedia dei cittadini ad uso e consumo di potentati che hanno dimostrato di perseguire non l’interesse generale ma il proprio interesse.

Per il Coordinamento delle Associazioni “Progetto Città della Piana”

Il Presidente,
Armando Foci

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