Intervista alla dott.ssa Marisa Gambi Presidente Comitato “Donne Gioiesi”

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1)Dott.ssa Gambi come nasce il Comitato Donne Gioiesi?

Innanzitutto, vorrei ringraziarla  per aver desiderato e voluto questo incontro, alla presenza di numerose donne gioiesi, naturalmente accompagnati dai loro mariti e figli, nonché dalle rispettive famiglie, per dare ascolto con l’orecchio del cuore alla voce di un popolo.

Noi  siamo e rappresentiamo il popolo di questa Comunità Gioiese.

E proprio dall’ascolto reciproco nasce l’impegno, la fatica, il desiderio più profondo di voler camminare insieme per il bene della  Comunità.

Il neo Comitato “Donne gioiesi”, formatosi, con la costituzione dell’atto medesimo, il 24 aprile, in verità, nasce, già da qualche anno, quando lo Spirito ha acceso nel cuore dell’avvocata  Simona Scarcella quell’ardente fiamma d’amore, condividendo con ognuno di noi, questo desiderio che lo Spirito stesso ha mosso nel suo cuore, ovvero di voler continuare a prendersi cura dei bisogni  e delle necessità dei cittadini, non solo, umanamente e spiritualmente, attraverso il suo servizio decennale di volontariato, che la contraddistingue (Mons. Laruffa, ne sarebbe orgoglioso), ma anche nella vita civile e sociale, mettendo a disposizione  di tutti le sue competenze.

2) Recentemente Mons. Giuseppe Alberti ha scritto un messaggio rivolto ai candidati in questa fase elettorale,  ricordando che “la politica è servizio al bene comune, è la più alta forma di carità”.

Sembra in linea con il vostri principi?

Le nostre Comunità hanno bisogno di rappresentanti onesti e Cristiani, disposti a mettere al centro gli ultimi e le persone che vivono varie forme di disagio, attenti ai nostri giovani che, spesso sono costretti a lasciare la loro terra e i loro affetti, per mancanza di lavoro o altro.” Ed il Comitato “Donne Gioiesi”, nasce proprio dal desiderio, di voler camminare insieme prendendoci cura gli uni degli altri, ovvero delle persone che vivono in situazioni disagiate, attraverso la valorizzazione delle forme di arte, di cultura e delle tradizioni gioiesi e calabresi.

3) Quali sono state le prime iniziative del Comitato?

Tra le prime iniziative, la costituzione di un laboratorio di ricamo curato dal Direttore Artistico, Maestra Assunta Pelaia; oltre, alle diverse attività formative e rieducative,  da me intraprese , unitamente ad altri volontari laici e religiosi, negli istituti penitenziari.

Già da diversi anni,  sono fortemente impegnata sia in ambito sociale e comunitario, sia in ambito professionale, nella Missione della Chiesa, a servizio del Prossimo.

4 )  Il Comitato da quante donne è formato?

Innanzitutto voglio sottolineare che il Comitato “Donne Gioiesi” non è un gruppo, ma una famiglia di donne straordinarie, pronte a mettersi a servizio di questa Comunità.

E’ formato da 40 donne. Fanno parte del direttivo: la vice presidente Fiorella Bonio, Castaldo Teresa, Assuntina Pelaia, Antonella Plateroti, Calfapietra Annalisa, Paola Prota e Fortunata Maiolo.

La Presidente onoraria è l’avvocata Simona Scarcella.

5) Qual è l’augurio che vuole fare come presidente alle “sue meravigliose donne”?

Auguro loro di lavorare sempre al servizio della città nella luce di Maria e con la forza dello Spirito Santo.

 

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