Colpi secchi di piccone, il rombo di un miniescavatore che avanza nell’atrio, la polvere che si alza e si diffonde nei locali del piano terra della struttura ospedaliera: cominciano così i lavori per la realizzazione della Casa di comunità “hub”. Nell’arco di poche ore, dei vari locali adibiti a laboratori, uffici e servizi non resta più traccia. Operai e tecnici dell’impresa campana cui l’Asp ha affidato l’esecuzione delle opere lavorano a testa bassa. Le cose da fare non sono poche e l’obiettivo è quello di arrivare alla conclusione degli interventi entro il prossimo Natale o poco oltre. Il finanziamento totale a disposizione per l’esecuzione del progetto ammonta a 1.853.678 euro. Una somma consistente che lascia intuire l’intenzione di realizzare una struttura all’altezza delle esigenze dell’intero comprensorio nicoterese. Stando alle dovute distanze, non sono pochi quelli che si fermano ad osservare il “battesimo” del cantiere.
Tanto fervore e tanta operatività attorno alla struttura sanitaria nicoterese non si registravano da decenni. Finalmente, dalle parole e dalle mille promesse mancate si è passati alle cose concrete a dimostrazione di una accresciuta attenzione dell’Asp verso la periferia. Sotto i colpi di piccone accompagnati dal frastuono del “Bobcat” non sono crollate solo le pareti divisorie del primo piano del nosocomio, ma anche gli sterili atteggiamenti di quanti ancora ostentavano marcato scetticismo. Ma c’è di più. La radiologia è stata dotata di un nuovo apparecchio Dexa e di un nuovo telecomandato per esami radiologici. Altri macchinari sono in arrivo e stanno per riaprire gli ambulatori di allergologia e ginecologia. Tutti gli interventi sono il frutto dell’impegno messo in campo dal generale Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Asp, e della collaborazione finalmente tempestiva ed efficace dei competenti uffici dell’Asp. Merito anche del dottor Salvatore Lazzaro, nuovo referente della struttura sanitaria, che si sta muovendo con la necessaria attenzione e competenza per vigilare sui lavori in corso e rendere più agevole il lavoro delle imprese impegnate nella riqualificazione del nosocomio.
Un contributo importante alla rinascita della struttura ospedaliera è stato fornito anche dall’associazione “Difesa diritti del territorio” e dai sindaci dell’intero comprensorio. A lavori ultimati, la Casa di Comunità dovrà ospitare la specialistica con area diagnostica di base e attività ambulatoriali, nonché l’area delle Cure primarie (ambulatori medici di medicina di base, pediatri, infermieri di famiglia) cui si affiancheranno l’area dell’Assistenza di prossimità (servizi infermieristici, assistenza medica h24, punto unico di accesso, servizi sociali, assistenza domiciliare, ecc.) e quella dei Servizi generali e logistici. <Giusto riconoscere – afferma Mimmo Pagano, portavoce dell’associazione “Difesa diritti del territorio” – che da quando alla guida dell’Azienda sanitaria s’è insediato il generale Antonio Battistini, l’attenzione per Nicotera è diventata costante e costruttiva. Notevolmente cresciuta anche la disponibilità degli uffici Asp. Per recuperare la stasi degli ultimi decenni, c’è ancora tanto da fare, ma siamo decisamente ottimisti>.