Era l’estate 1984 e il sole caldo dell’estate, splendeva sugli ulivi della Pana del Tauro, e la Tonnara di Palmi era per me il luogo dell’anima; alla radio era sempre presente Self Control cantata dall’allora esordiente Raf, che vinse il Festivalbar.
Il brano, che allora divenne una vera e propria hit internazionale, ancora oggi è cantato dalle giovani generazioni che apprezzano il sound vintage degli anni ‘80. Nonostante il successo ricevuto, in una recente intervista, Raf ha confessato di aver vissuto quel momento di estrema popolarità con il magone e di non essersi vissuto a pieno il successo del debutto.
Lontano dal genere musicale a cui pensava di appartenere, il punk rock, venne annoverato all’interno della cosiddetta italodisco che lo faceva sentire snaturato.
Ad oggi, dopo quasi mezzo secolo dall’uscita del brano, Raf ha deciso di porre omaggio a quella hit, e il 12 luglio è uscito Wave, traccia nata dalla collaborazione con il duo di dj-producer tedeschi Fast Boy, che riprende i passaggi iconici della canzone.
Il cantante ha anche annunciato che, l’8 novembre, in occasione del concerto previsto al Forum di Assago, i fan potranno ascoltare per la prima volta una nuova versione di Self Control che vede la partecipazione del grande Umberto Tozzi, attualmente impegnato nell’ultimo tour della sua carriera.
Un successo senza tempo, quello di Self Control, ascoltarlo sembra quasi che il tempo non sia mai passato.
Mi rivedo ragazza a Reggio Calabria a ridere insieme alla mitica zia Caterina, e a gustare i suoi deliziosi manicaretti.
Rivedo lo scoglio dell’Ulivarella, i pantaloncini corti e la maglietta gialla, un abitino rosa, comprato per il matrimonio di mio cugino Girolamo.
Ricordo le passeggiate tra gli ulivi con Tina e Silvana, i giri in bicicletta con Montagnina.
E ancora sento il profumo della terra dopo la pioggia, il profumo degli ulivi e degli aranci, il canto delle cicale, le serenate dei grilli e la danza delle libellule sulle sponde del Petrace.
Ma soprattutto rivivo i miei sogni: la vita , l’amore il desiderio di sentirsi viva, di esserci.
Rivedo i libri e i quaderni sulla scrivania, nella camera con vista ulivi.
Ascoltare oggi Self Control è una grande emozione, senza tempo, un’emozione che mi riporta ai luoghi dell’anima e ai fantasmi gentili del passato.
Un’emozione viva, vera, autentica, innocente e pura come l’estate 1984 che non ritornerà più, ma che resta e resterà sempre viva nel mio cuore e nella mia anima.
Oh, the night is my world
City life, painted girls
In a day, nothing matters
It’s the night time that flatters
In the night, no control.
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