In questi mesi si è parlato tanto di crisi idrica a causa della siccità, di tutela dell’acqua come bene comune. Provoca sconcerto ma anche una situazione che può diventare pericolosa quanto accaduto a Reggio Calabria a Sorical a cui è stato indirizzato un messaggio chiaro condito da manomissione di impianti e cartucce di fucile. C’è chi sta con la legalità e il rispetto dei beni comuni e chi invece a danno dei cittadini fa strage dei suoi valori. Pur se tra mille difficoltà, Sorical, con il suo Amministratore Delegato Cataldo Calabretta, il management e le maestranze ha cercato, con un costante e vigile lavoro di porre riparo alla carenza idrica con investimenti e riparazioni delle condotte e quant’altro necessario per alleviare le necessità dei cittadini. Evidentemente a qualcuno non sta bene, perché forse vuole lucrare sul “bene acqua”. Nel manifestare la mia vicinanza a Sorical mi oppongo a queste intimidazioni e minacce invito tutti a collaborare con le Forze dell’Ordine e a non soggiacere a logiche compromissorie e all’indifferenza per evitare che questi delinquenti possano alzare l’asticella.
Questo quanto dichiara il Presidente della Commissione Consiliare antindrangheta Pietro Molinaro
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