San Pietro a Magisano è un grazioso borgo di 300 abitanti, nella presila catanzarese.
Il borgo oltre le sue bellezze naturali, vanta un interessante Santuario: Maria Santissima della Luce.
Il culto alla Madonna della Luce è legato alla storia di Taverna Vecchia e della Badia fi Santa Maria di Peseca.
Gli abitanti di Trischene, per sfuggire ai Saraceni, si spostarono verso l’entroterra, fondando una nuova città, Taberna.
Si narra che di notte sulla montagna si vedevano dei lumi.
La sera dell’otto settembre, trovarono un’immagine sacra portata da alcuni monaci basiliani.
In onore della Vergine Maria fu così costruita una chiesa.
Nel 1600 dopo la chiusura della Badia di Santa Maria di Peseca, l’immagine Sacra e il culto furono trasferiti nel Santuario a San Pietro Magisano.
Il Santuario è stato edificato intorno al 1064 dedicato San Pietro.
Ricostruito nel XVI secolo è stato, nel corso dei secoli, fu più volte rimaneggiato.
Ora è strutturato con una navata centrale e cappelle laterali, l’altare maggiore è in legno intagliato da artigiani nel XVIII secolo, ricco di ornamenti ad altorilievo con figure di angeli su fondo celeste.
Si conservano nel Santuario, molti i dipinti tra i quali la “Madonna del Carmelo e Santi” (olio su tela di autore ignoto del XVIII secolo, “Eterno Padre” (olio su tela di autore ignoto del XVIII secolo), “Madonna con il Bambino e Santi Antonio e Francesco” (dipinto olio su tela del XVII secolo, datata 1647), “San Giuseppe con il Bambino” (opera di Antonio Sarnelli del XVIII secolo), “Assunzione della Vergine” (opera di ignoto del XVII secolo).
Interessanti il Crocifisso ligneo dei primi anni del XIX secolo e la meravigliosa statua lignea della Madonna della Luce, del XVIII secolo. Sono presenti, inoltre, un organo del XVIII secolo con motivi floreali, arredi in argento tra cui un’antica croce astile.
La storia racconta anche che a San Pietro c’era un convento dei PP. Domenicani, e dove nacquero due Cappuccini: Fra Francesco e Fra Silvestro.
Quest’ ultimo, si distinse non solo per le virtù evangeliche da lui esercitate con spirito francescano, ma come religioso di somma preghiera e di un’eroica penitenza. Inoltre ebbe dal Signore il dono delle profezie e dei miracoli. Morì in concetto di santità nel convento di Simeri.
Il culto della Madonna della Luce è molto sentito, non solo dagli abitanti del borgo, ma anche dai paesi viciniori.
Ogni anno arrivano a San Pietro tantissimi pellegrini .
Da qualche anno, in questo grazioso borgo, nell’ambito della Festa in onore della Madonna della Luce si svolge il “LuceFest”, diretto da Carmine Elia, con l’impegno di oltre 20 giovani.
Il “LuceFest” è un progetto di riqualificazione urbana che ha l’obiettivo di rendere San Pietro, un attrattore per turisti e investitori.
Presente quest’anno Eduardo Kobra, street artist di fama mondiale
Dal Brasile in Calabria per realizzare un murale al W.O.W. Mueseum a cielo aperto del borgo dove sono presenti già oltre 100 opere di sreet art, realizzate da oltre 29 firme provenienti da tutti e cinque continenti.
Inoltre, oltre alle opere d’arte, non è mancata la buona musica con Roy Paci, i Meganoidi ed Eugenio Finardi , il buon cibo e l’appuntamento con la poesia e la letteratura con il Concorso “Canti di …Versi”, ideato e realizzato dalla strepitosa Giuseppina Tozzo e dal bravissimo Paolo Tulelli.
Un concorso arrivato alla terza edizione, che ha riscosso un grande successo.
Tanti i premiati delle diverse sezioni, che hanno emozionato il numeroso pubblico, con i loro componimenti.
San Pietro Magisano con la sua bellezza naturale, la sua storia e la determinazione di Carmine Elia ed i suoi amici, di Giuseppina Tozzo e Paolo Tulelli, insegnano alla Calabria e al mondo che “Vola solo chi ci crede”.
L’amore e la determinazione sono il motore per cambiare il mondo con la bellezza della luce.
La luce della fede, dell’arte e della cultura, la luce che alberga in San Pietro Magisano.