Richiesta di un civico consesso urgente è stata inviata dall’ex vice sindaco, oggi consigliere comunale, Guido Ventrice, al sindaco Giuseppe Dato, alla Giunta, al presidente e ai consiglieri, per discutere dell’impianto di telefonia mobile in costruzione nella frazione Coccorino.
Da qualche giorno, infatti, gli abitanti del luogo, all’oscuro di quanto stesse accadendo, si sono accorti che alcuni operai si adoperavano per edificare, nel centro abitato della frazione joppolese, l’antenna di telefonia che fra poco svetterà alta a pochi metri di distanza dalle case dei residenti.
“In merito al costruendo impianto di telefonia mobile – afferma Ventrice -, i cui lavori sono in itinere da un paio di giorni nel centro abitato della frazione Coccorino, non riuscendo da solo nella richiesta di convocazione di un’apposita seduta del consiglio, secondo quanto disposto dallo Statuto comunale, chiedo al presidente del consiglio di voler convocare in maniera urgente una seduta del civico consesso al fine di trattare l’argomento in oggetto. Manifestando sin d’ora, come già fatto in passato ed impedendo, nelle vesti di vice sindaco, la realizzazione di un impianto similare sempre a ridosso dell’abitato di Coccorino, chiedo espressamente che il consiglio comunale, facendo proprie le preoccupazioni della cittadinanza di cui è espressione, approfondisca tutti gli aspetti della vicenda, compreso l’evidente titolo autorizzativo rilasciato nel silenzio dall’autorità comunale e dia apposito indirizzo agli uffici al fine di porre in essere ogni utile iniziativa volta alla tutela della salute pubblica, del contesto territoriale e, cosa non meno importante, della tranquillità dei cittadini. Considerate, poi, le civiche rimostranze del recente passato in ordine alla vicenda dell’impianto similare, sarebbe stato opportuno che l’amministrazione comunale, al governo per delega dei cittadini e nell’interesse di quest’ultimi, prima del rilascio di ogni atto autorizzativo avesse intrapreso delle iniziative con approccio concertativo nei confronti della cittadinanza. Al di fuori da ogni logica politica, quindi, risulta indispensabile l’apertura di un dialogo che possa trovare la giusta soluzione per la tutela pubblica”.