Anche quest’anno Casa Sanremo ha ospitato Unicef Italia.
Nella Launge si è dibattuto su un tema di grande rilevanza sociale: “Sensibilizzare alla non discriminazione”. Il confronto, condotto da Savino Zaba, ha posto l’accento sull’importanza di un’educazione inclusiva e di una società libera da pregiudizi. Durante il dibattito, Michele Affidato nella sua veste di Ambasciatore nazionale Unicef Italia, ha ribadito l’impegno nel sostenere cause di valore universale. All’incontro, attraverso la presentazione di un video, è intervenuta la presidente di Unicef Italia, Carmela Pace. “In questo momento – ha affermato -, i bambini sono tra i più esposti alle difficoltà, tra guerre, povertà educativa, disabilità e minori non accompagnati. Non si tratta solo dei conflitti di cui parlano i giornali, come quelli in Ucraina, Gaza o Libano, ma anche delle crisi in Congo, Sudan e Haiti. Il Mediterraneo, purtroppo, è diventato un cimitero di bambini. È essenziale continuare a parlare di questi problemi e impegnarsi concretamente affinché i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 1989 vengano finalmente attuati”.
Affidato, invece, ha evidenziato che sensibilizzare alla non discriminazione significa educare, soprattutto le nuove generazioni: “I giovani – ha dichiarato – devono essere il motore del cambiamento. Dobbiamo fornire loro strumenti, conoscenze e valori che promuovano il rispetto, la diversità e la solidarietà. Penso che ogni giorno sia cruciale difendere questi diritti. La non discriminazione è un principio cardine della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: ogni bambino ha diritto a crescere senza essere giudicato per il colore della sua pelle, la sua religione, il suo genere o le sue origini”.
Un momento di grande spessore civile è stato poi rappresentato dalla premiazione del contest “Music for Change”. Questo è il riconoscimento centrale del contest “Musica contro le Mafie”, iniziativa diretta da Gennaro De Rosa dedicata a dare spazio e voce a quegli artisti che, attraverso la musica, affrontano temi di forte impatto sociale e culturale. Un tributo all’impegno civile e al coraggio di chi usa la musica come veicolo per sensibilizzare il pubblico su temi cruciali. I brani vincitori, infatti, vengono scelti non solo per il valore musicale, ma anche per la forza del loro messaggio. Per questa XV edizione il premio è stato assegnato ad Acquachiara con il brano “Piacere, Sofia”, che affronta con delicatezza e forza narrativa tematiche legate alla denuncia della mafia. A rendere unico questo riconoscimento è stato il contributo dell’orafo-scultore Antonio Affidato, che ha dato forma a un’opera simbolica capace di racchiudere i valori di legalità e giustizia promossi dal contest. Ed ancora i premi realizzati per il convegno sulla legalità, Next Gen Legality & Nextenne, svoltosi a Casa Sanremo e condotto dalla giornalista Grazia Serra e dal manager ed event planner culturale Roberto De Candia.
Un evento, organizzato e promosso dal Consorzio Gruppo Eventi, tra i più rilevanti realizzati in Italia sul confronto tra donne e uomini impegnati in prima linea nella Giustizia e nel Giornalismo d’inchiesta. A confrontarsi su queste tematiche sono stati: Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore presso la Dia di Catanzaro, Camillo Falvo Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Ciro Angelillis Procuratore Aggiunto del Tribunale di Bari, Francesca Nanni Procuratore Generale della Corte di Appello di Milano, Nicola Gratteri Procuratore Generale Tribunale di Napoli, Nino Di Matteo, Sostituto Procuratore alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e i giornalisti Marianna Aprile di La7, Paolo Di Giannantonio, Sigfrido Ranucci del programma televisivo Report e Paolo Pagliaro, coautore con Lilli Gruber di “Otto e mezzo” su La7.