Sabato 15 gennaio, in un clima di fraternità e gioia il Serra Club Oppido Mamertina –Palmi presieduto dalla dott.ssa Lucia Ioculano, ha accolto il Serra Club di San Marco Argentano- Scalea , presieduto dalla dott.ssa Lina Giovinazzo, accompagnato da S. E. Mons. Stefano Rega, Vescovo della Diocesi San Marco Argentano- Scalea.
Dopo la Visita alla Cattedrale, al Museo Diocesano e ad un momento conviviale presso il Seminario; nel pomeriggio presso la Sala degli Stemmi si è svolto un interessante convegno sul tema dell’anno sociale:
“L’ASCOLTO DI SÈ E DELL’ ALTRO PER DELLE RELAZIONI AUTENTICHE”.
Ha aperto i lavori la Presidente del Club Lucia Ioculano, che si è subito soffermata sul tema dell’ascolto, ricordando il famoso “Conosci te stesso” di Socrate.
Per il filosofo, infatti, l’ascolto interiore è il fondamento della conoscenza e il primo passo verso la saggezza.
La dott.ssa Ioculano ha poi richiamato la figura de “Il Piccolo Principe” che attraverso il suo viaggio ha imparato ad ascoltare sè stesso e tutti i personaggi che ha incontrato, e ancora il Salmo 61 e il Salmo 85.
Infine la dott.ssa Ioculano ha concluso dicendo: ”Ascoltiamo noi stessi ed impariamo ad ascoltare Dio”.
Dopo i saluti del Rettore della Cattedrale Don Giuseppe Papalia, il sindaco di Oppido Mamertina ha sottolineato l’importanza della tematica, in una società che corre veloce è necessario fermarsi e riflettere.
Inoltre è molto importante capire i silenzi ed ascoltare.
Subito dopo il sindaco di San Marco Argentano Virginia Mariotti, si è soffermata sull’importante momento di condivisione e amicizia fra i due Club e sulla preziosità della tematica.
A seguire una socia del Club di San Marco Argentano ha portato i saluti della dott.ssa Giovinazzo(assente per motivi di famiglia).
Ha poi preso la parola Don Rosario Attisano, Rettore del Seminario Vescovile e Vice Cappellano del Club, il quale ha subito sottolineato che Gesù ci ha insegnato che l’amore verso il prossimo nasce dall’ascolto, infatti Dietrich Bonhoeffer diceva che l’amore per Dio nasce ascoltando la Sua parola.
Invece l’amore verso il fratello, nasce ascoltando quello che ha da dirci.
Don Rosario ha illustrato i quattro tipi di ascolto: passivo, selettivo, superficiale e attivo/empatico; sottolineando che l’ascolto più importante è l’ascolto attivo, in particolare se vogliamo diventare persone mature ed equilibrate, abbiamo bisogno di questa tipologia di ascolto.
Ma dobbiamo essere anche capaci di ascoltare la voce interiore, per questo è altresì importante raggiungere un equilibrio interiore, perché purtroppo oggi i rapporti non sono equilibrati.
Importante per l’ascolto dell’altro è comprendere cosa significano per lui le parole che noi stiamo ascoltando.
Dobbiamo eliminare il narcisismo, non dobbiamo mai mettere noi stessi al primo posto, ma sempre l’altro.
Infine Don Rosario ha concluso affermando: ”Ascoltiamo noi stessi nel silenzio, ritiriamoci a riflettere, oggi purtroppo non lo facciamo, perché questa società ci spinge continuamente a correre”.
S. E. Mons. Stefano Rega, Vescovo della Diocesi San Marco Argentano- Scalea; dopo aver ringraziato il Serra Club per il servizio che svolge all’interno della Diocesi, in particolare per le vocazioni; prendendo spunto da un passo tratto dal Libro dei Re “Signore, dammi un cuore che ascolta”, ha affermato:
” Per ascoltare è necessario fermarsi, aspettare, rispettare le parole dell’altro, offrire all’altro uno spazio”.
Mons. Rega ha ricordato Papa Francesco, dove in “Fratelli Tutti”, ha scritto che dobbiamo costruire relazioni vere.
Anche la scrittura è un dialogo tra Dio e l’uomo.
Dio ci ascolta e risponde ai nostri bisogni.
Oggi è difficile trovare qualcuno che ascolta, e spesso molte persone pagano dei professionisti per farsi ascoltare.
Ascoltare offre all’altro uno spazio aperto, non giudicante.
Non si annega nella profondità ma nella superficialità.
L’ascolto deve essere profondo e autentico, ascoltando l’altro cresciamo insieme a lui.
E’ altresì importante il silenzio , luogo dove la parola nasce, non ultimo l’attesa ,caratteristica di ogni cristiano: attesa permeata di speranza che non delude mai.
Mons. Rega per rimarcare l’importanza dell’ascolto, ha raccontato una storia di Bruno Ferrero e ha poi concluso esortando tutti a rispettare le parole dell’altro e non cercare mai di cambiarlo.
S.E. Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi e Cappellano del Club, ricordando la preghiera dello Shemà Israel, ha subito affermato:” L’ascolto è la prima cosa fondamentale della vita , la nostra capacità di essere cristiani dipende dall’ascolto e se l’ascolto non è autentico non si può percepire quello che l’altro ha bisogno”.
Continuando Mons. Alberti, ha sottolineato che bisogna eliminare l’ego e che forse il problema della diminuzione delle vocazioni esiste perché manca l’ascolto.
Sarebbe importante che ci fossero palestre di ascolti per i giovani.
Ascoltare è prendersi cura, è un meraviglioso modo di volersi bene, ci rende umani e ci fa vivere.
Citando il filosofo tedesco Martin Heidegger Mons. Alberti sottolineato che il silenzio è il grembo generoso della parola.
Chi ascolta è una persona intelligente e saggia e i monaci sono in questo dei campioni.
Mons. Alberti ha concluso dicendo: ” Impariamo tutti la pazienza dell’ascolto”.
Infine la dott.ssa Ioculano ha associato due immagini al tema dell’ascolto: Maria e Giuseppe che, in due momenti diversi, hanno ascoltato l’Angelo e permesso che la Parola diventasse carne, ed ha ringraziato il Club di San Marco Argentano per la loro presenza e il numero pubblico presente in Sala.