Il Consiglio Regionale approva la proposta di Legge al Parlamento per accredito contributi figurativi a imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi resistenti alla criminalità organizzata Il Consiglio Regionale approva la proposta di Legge al Parlamento per accredito contributi figurativi a imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi resistenti alla criminalità organizzata

Il Consiglio Regionale approva la proposta di Legge al Parlamento per accredito contributi figurativi a imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi resistenti alla criminalità organizzata

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“Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della proposta di Provvedimento Amministrativo  al Parlamento Nazionale che prevede  “L’ estensione del riconoscimento dei contributi figurativi, agli imprenditori, ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi resistenti alla criminalità organizzata” e della mozione per il “Riconoscimento e rimborso delle spese per i trattamento riabilitativo A.B.A.(Analisi applicata del comportamento) per le persone in condizioni di autismo”. Di entrambe sono il proponente e sono state condivise dal Gruppo regionale di Fratelli d’Italia”. Ad affermarlo il consigliere regionale Pietro Molinaro (FdI), presidente della Commissione consiliare “Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”

“Questa proposta – dichiara Molinaro – è emersa nel corso delle audizioni nella Commissione antindrangheta da parte di persone che vivevano sulla propria pelle una situazione che mina il loro futuro e quello dei propri familiari. Il Parlamento può far fare un ulteriore salto di qualità alla legislazione antimafia e consentire di dare certezze previdenziali a coloro che hanno avuto il coraggio di resistere e denunciare

Pietro Molinaro (FdI)

episodi estorsivi o tentativi di condizionamento dell’attività imprenditoriale. Il fenomeno, tra l’altro, non è solo tipicamente calabrese ma è diffuso ormai in tutto il Paese. Da qui la necessità di intervenire a livello statale per estendere il riconoscimento dei contributi figurativi, agli imprenditori, ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi che resistono alla criminalità organizzata e che sono costretti a non poter continuare l’attività lavorativa. Chi denuncia e non si arrende alla criminalità – continua Molinaro – va messo nelle condizioni di vita migliori proprio per il valore positivo della denuncia e le ricadute che essa ha sull’interno sistema democratico e per la collettività. Chi denuncia, oltre agli strumenti di tutela assicurati dalla magistratura, deve sentirsi al sicuro anche per l’attività lavorativa. Spesso si è costretti ad interrompere l’attività imprenditoriale con effetti devastanti non solo a livello psicologico ma anche a livello economico, attesa l’impossibilità, per gli anni in cui non si è potuto lavorare, di contare su un trattamento pensionistico minimo. Abbiamo l’onore e l’onere di aver fatto partire questa esigenza dalla Calabria– dichiara il consigliere – e, una volta che diventa Legge Nazionale, oltre a colmare un vuoto contribuisce ed incoraggia a denunciare con un beneficio nella lotta alla criminalità organizzata. La Calabria ancora una volta quindi si pone all’avanguardia; già con la L.R., n. 51/2023 “Premialità nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici per le imprese resistenti alla criminalità organizzata”, ricorda il consigliere di Fratelli d’Italia, ha introdotto in ambito regionale la premialità per le imprese vittime di atti della criminalità, offrendo strumenti alle scelte di legalità degli imprenditori che denunciano”.

La mozione per il Trattamento Riabilitativo Aba per persone Autistiche, invece, venendo incontro alle esigenze di tante famiglie impegna la Giunta Regionale ed il Presidente, anche nella qualità di Commissario ad Acta della Sanità calabrese, ad adottare ogni provvedimento necessario, affinché i Direttori Generali e i Commissari delle Aziende Sanitarie Provinciali calabresi procedano alla ricognizione delle prestazioni del trattamento Aba non ancora rimborsate. “Infatti – afferma Molinaro -, ci sono molti ritardi e molto spesso le famiglie sono state costrette a rivolgersi alla magistratura per averle riconosciute. Il trattamento rientra tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero, tra le prestazioni che devono essere assicurate dal Sistema Sanitario Nazionale”.

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